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FI: Piccin, coinvolgere cacciatori nella gestione degli ungulati

09.06.2019
11:26
(ACON) Trieste, 9 giu - COM/MPB - "L'abbiamo detto in tutti i modi: il problema del controllo di cinghiali, caprioli e altri ungulati non è più rinviabile. Il tempo delle discussioni è finito: ora occorre agire a fronte dei continui incidenti gravi causati dall'attraversamento delle strade della fauna selvatica, la cui proliferazione causa pure danni devastanti ai terreni agricoli e pericoli derivanti dall'invasione dei centri abitati. Noi abbiamo delle proposte". Lo afferma la consigliera regionale Mara Piccin (Forza Italia), dopo l'ennesimo sinistro grave causato da un ungulato.

"L'incidente a Pozzis di Verzegnis, nel quale è rimasto gravemente ferito un motociclista, colpito da un capriolo piombato sulla strada - ricorda Piccin - è soltanto l'ultimo di una lunga serie dalle simili modalità. Ogni anno, in Europa, si verificano in media oltre 500 mila incidenti stradali con i soli mammiferi ungulati, che comportano 300 vittime umane, 30 mila feriti e un miliardo di euro di danni. In Italia e nella nostra regione questo tipo di incidente è sempre più frequente. Sul tema è ora di rompere gli indugi: noi abbiamo già posto sul tavolo delle proposte".

Piccin è prima firmataria della Proposta di legge nazionale "Norme in materia di prevenzione dei danni causati dalla fauna selvatica" e ne sta depositando un'altra con simili finalità. Nel caso della Pdln già depositata, l'obiettivo è far sì che le Regioni gestiscano il controllo degli ungulati anche al di fuori dei periodi e degli orari oggi vigenti, affidando l'attuazione dei Piani di abbattimento ai cacciatori soci alle Riserve di caccia, coordinati dalle guardie venatorie dipendenti dalle amministrazioni pubbliche.

"Non ci sembra ci siano altre soluzioni che possano avere esito immediato - sottolinea la forzista - e soltanto iniziative legislative nazionali possono dare una risposta al problema. I tentativi di intervenire con norme regionali in materia venatoria, in altre Regioni, sono stati infatti interrotti dalla Corte Costituzionale. Occorre accelerare l'iter regionale perché la nostra proposta possa giungere al più presto in Parlamento, dove dovrà essere adeguatamente supportata".

Nei giorni scorsi, in audizione davanti ai consiglieri regionali della II e IV commissione, aziende e categorie agricole hanno sottoposto la questione dei danni su vasta scala alle colture causati da cinghiali e altre specie invasive, rimarcando la necessità di agire in fretta. MPB



La consigliera regionale Mara Piccin (FI)