Cooperazione FVG-Etiopia: Zanin con vescovo di Emdibir
(ACON) Trieste, 11 giu - MPB - "Sono obiettivi importanti e che
stanno dando risultati significativi per la popolazione, quelli
che vedono la Regione FVG e l'Arcidiocesi di Udine impegnate a
sostenere progetti di formazione e di sostegno all'economia nella
regione etiopica dell'Eparchia di Emdibir nel Guraghe. Grazie a
questi interventi, si è data anche una spinta all'innovazione e
l'attenzione non verrà meno".
Lo assicura il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro
Zanin, che in questi giorni, insieme con l'assessore Graziano
Pizzimenti, guida una delegazione del Friuli Venezia Giulia in
Etiopia in visita presso alcuni centri in cui l'impegno regionale
si esprime da tempo in diversi settori.
Il temine Eparchia, nelle chiese orientali, designa tuttora la
diocesi. La delegazione ha incontrato l'Eparca monsignor Abune
Musie Ghebreghiorghis, che con il Friuli ha una lunga tradizione
di collaborazione. La diocesi di Emdibir è infatti da anni
gemellata con quella di Udine e il vescovo etiope anche
quest'anno, come sempre, in ottobre (mese missionario) sarà in
Friuli.
"Una realtà, quella della diocesi di Emdibir, che offre una bella
lezione di convivenza tra etnie, culture e religioni diverse",
evidenzia Zanin che ha visitato anche alcune scuole e strutture
sanitarie diocesane, tra le quali un ambulatorio nel centro di
Emdibir e un presidio sanitario di base a Burat.
La diocesi di Emdibir situata a 180 chilometri dalla capitale, si
è costituita nel 2002 con distacco da quella di Addis Abeba; ha
giurisdizione su 4 milioni di abitanti ma i cattolici sono alcune
decine di migliaia; gestisce molti servizi sociali e istituzioni
benefiche a favore dei villaggi rurali dove le attività
produttive esistenti sono per lo più collegate all'agricoltura.
E' grazie a tre progetti finanziati dalla Regione FVG che è stata
avviata da anni una scuola di formazione per falegnami e per
operatori meccanici per la lavorazione del ferro; inoltre è stata
avviata un'azienda agricola nella quale collabora una trentina di
famiglie costituitesi in cooperativa per l'allevamento del
bestiame e la coltivazione di prodotti che prima di questo
intervento erano sconosciuti.
Una spinta all'innovazione che, come detto, va sostenuta con
altri interventi. In questo ambito infatti - è stato sottolineato
- è fondamentale poter costruire delle vasche per la raccolta
dell'acqua piovana destinata all'irrigazione e alle diverse
attività agricole.
I progetti sono sostenuti anche dalla Caritas dell'Arcidiocesi di
Udine che finanzia l'attività di 4 giovani cooperanti laici che
guidano le diverse attività come tutor, e che si avvale altresì
della collaborazione del CEVI (Centro Volontariato Italiano).
(foto su consiglio.regione.fvg.it)