Ssk: Gabrovec, interrogazione su celebrazioni triestine per D'Annunzio
(ACON) Trieste, 12 giu - COM/RCM - La stampa locale ha
recentemente riportato dettagliate notizie in merito alle
attività programmate dal Comune di Trieste in ricordo di Gabriele
D'Annunzio, per le quali ha destinato 382.190 euro. Tra le
iniziative, vi è anche una statua monumentale in piazza della
Borsa che ha già fatto emergere forti controversie tra i
cittadini ed esponenti culturali. Il contesto delle celebrazioni
è la ricorrenza del centesimo anniversario della cosiddetta
"impresa di Fiume", promossa da D'Annunzio nel 1919.
Da queste premesse prende forma l'interrogazione urgente del
consigliere regionale della Slovenska skupnost, Igor Gabrovec, in
cui ricorda che "quell'azione si è iscritta nella storia come un
atto ostile, finalizzato a occupare la città di Rijeka/Fiume e la
sua annessione al Regno d'Italia.
"I connotati esplicitamente nazionalisti dell'operazione vengono
del resto sottolineati anche nella delibera comunale - continua
Gabrovec -, ma quello che va ricordato in aggiunta è che i metodi
introdotti durante l'occupazione sono gli stessi che hanno
tragicamente contraddistinto il regime fascista nei due decenni
di dittatura nei confronti dei 'non italiani' e oppositori
politici, segnando profonde ferite anche nella nostra regione".
Considerando la portata degli eventi annunciati, l'esponente
regionale della SSk si rivolge al presidente Fedriga per sapere
se la Regione sia in qualche modo partecipe, o comunque in
qualsiasi modo coinvolta, nelle citate celebrazioni.
"Non voglio entrare nel merito delle scelte del Comune di
Trieste, ma le attività così come programmate avranno certamente
una eco che supera di gran lunga i confini comunali. Quello che
più mi preme sottolineare - conclude Gabrovec - è il fatto che
tali celebrazioni distano molto da quello che è stato lo spirito
del concerto triestino di Muti, in piazza dell'Unità nel 2010, a
cui hanno presenziato i tre capi di Stato italiano, sloveno e
croato e che certamente non gioveranno nel rapporto tra i popoli,
le lingue e le culture né a Trieste, dove da secoli convivono le
diverse comunità linguistiche, né a Rijeka/Fiume, dove si stanno
recentemente facendo importanti passi avanti nel campo dei
diritti alla minoranza autoctona italiana".