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III Comm: audiz. Riccardi e Poggiana su cantiere ospedale di Cattinara

13.06.2019
14:51
(ACON) Trieste, 13 giu - RCM - Dietro richiesta di Roberto Cosolini (Pd), la vicenda della riqualificazione del comprensorio ospedaliero triestino di Cattinara, con tutti i suoi stop e ricorsi iniziati lo scorso anno, finisce in III Commissione consiliare presieduta da Ivo Moras (Lega).

E' lo stesso Cosolini a ripercorrere per primo la storia dell'appalto, iniziata con una gara nel 2014 e un affidamento di contratto all'associazione temporanea di imprese (Ati), guidata dall'azienda di costruzioni Clea, che porta la data del 6 aprile 2017 per un appalto da 110,5 milioni di euro, che con Iva e accessori salgono a un totale di 140 milioni. "Ci saranno altre sedi, diverse da quella del Consiglio regionale - ha fatto presente l'esponente dem -, con lavoro garantito per gli avvocati, ma ciò che preoccupa è che le conseguenze di quanto sta accadendo le pagano i cittadini. Se già la scelta fatta di aprire un cantiere dentro un ospedale funzionante è opinabile, pensiamo cosa comporti un cantiere lasciato fermo per tanto tempo".

Cosolini ha quindi chiesto all'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, e al commissario unico dell'Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste (AsuiTs) e dell'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 2 Bassa Friulana-Isontina, Antonio Poggiana, quale sia il futuro che si prospetta per Cattinara, ma anche perché sia stata chiesta la risoluzione del contratto andando così contro le decisioni del responsabile unico del procedimento (Rup), organo sì tecnico e non politico ma non per questo - ha fatto presente Cosolini - avulso dal dover tenere in considerazione l'interesse pubblico.

Per Andrea Ussai (M5S), ristrutturare un ospedale in funzione come quello di Cattinara è stata una scelta scellerata e un azzardo approvare tre stralci di opere, di cui due eseguiti e uno no, perché ora ci sono 5 piani della torre Medica bloccati. Ussai ha poi voluto sapere se l'attivazione della polizza globale sia stata un obbligo, per la stazione appaltante, e ha approfittato per informarsi sulla tempistica degli interventi annunciati per migliorare la logistica del Pronto soccorso.

Furio Honsell (OpenFVG) ha chiesto se esista un piano emergenziale per poter fornire comunque i servizi ai cittadini oggi in disagio con 5 piani di ospedale sventrati, se si prospetta un trasferimento di pazienti altrove.

Per Claudio Giacomelli (FdI) chi è venuto a parlare oggi in Commissione non è responsabile della scelta fatta nel 2017 in assenza della pianificazione esecutiva, una scelta anche da lui definita scellerata e fonte di disagi. Ha però voluto sapere se si porteranno delle migliorie al progetto iniziale, dato che sono passati più di 5 anni, e cosa accadrà all'ospedale infantile Burlo Garofolo, visto che il progetto prevedeva la riqualificazione anche della sua sede. Inoltre, quali le conseguenze di un contenzioso con Clea, non monetarie ma da un punto di vista dell'esecuzione dei lavori.

Il commissario Poggiana ha fatto presente che i lavori veri e propri di ristrutturazione dell'ospedale "non è che sono fermi, non sono proprio ancora partiti, in quanto manca all'appello un progetto". "Sono trascorsi 750 giorni - ha rimarcato poi anche l'assessore Riccardi - senza avere un progetto esecutivo e non ci sono neppure le condizioni perché ci sia". Quanto alle tre opere permesse dal Rup, per il commissario è stato un atto improvvido: "Le opere propedeutiche devono facilitare l'esecuzione dei lavori, all'opposto quelle eseguite sono così invasive che io non le avrei consentite".

La decisione di scegliere la via dell'attivazione della polizza globale di esecuzione, invece che lo scorrimento della graduatoria, è stata sua e non obbligatoria. "L'ho fatto per garantire la massima trasparenza", ha risposto a Ussai. Così come sua la decisione di chiedere la risoluzione del contratto a Clea, dissociandosi dal Rup. Quanto ai tempi di ripresa dei lavori, se Poggiana calcola che il cantiere possa riaprire con la prossima primavera, l'assessore Riccardi più cautamente confida nel secondo semestre del 2020. Un'ultima precisazione alle domande dei consiglieri, la nuova impresa dovrà eseguire l'opera alla cifra pattuita con Clea. "Vedo complicato un trasferimento di pazienti - ha quindi detto a Honsell -, mentre si sopperisce incrementando l'utilizzo dei posti letto delle Rsa e l'assistenza domiciliare".

In merito alle spese per il Pronto soccorso di Cattinara, Poggiana ha spiegato che si tratta di interventi di razionalizzazione degli spazi che esulano dall'appalto, sono risorse pari a 350mila euro, metà da impiegare per la ricollocazione e l'allargamento degli spazi, l'altra metà per acquistare attrezzature sanitarie specifiche per il Pronto soccorso. I lavori partiranno alla fine di agosto e si calcola dureranno un paio di mesi.

Infine per il Burlo si prospetta una soluzione anche per i dipendenti amministrativi, dopo che si è pensato alla parte sanitaria e assistenziale, che saranno trasferiti in un'altra palazzina.

(foto; immagini alle tv)



La III Commissione consiliare presieduta da Ivo Moras (Lega) con l'assessore Riccardi e il commissario Poggiana (foto Acon)
La III Commissione consiliare presieduta da Ivo Moras (Lega) con l'assessore Riccardi e il commissario Poggiana (foto Arc/GM)