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FI: Piccin, scelta via Montereale per nuovo ospedale PN sbagliata

13.06.2019
17:29
(ACON) Trieste, 13 giu - COM/RCM - "Un disastro: la realizzazione del nuovo-vecchio ospedale in via Montereale, a Pordenone, sta mostrando tutti i limiti a suo tempo previsti dalla sottoscritta e non soltanto. Per ora ciò vale dal punto di vista della viabilità, ma è chiaro che a lungo termine ci si renderà conto anche che, se si fosse costruito un nuovo ospedale in Comina, moderno ed efficiente, anche le ricadute in termini di cura e assistenza sanitaria ai cittadini sarebbero state migliori".

Lo afferma la consigliera regionale Mara Piccin (Forza Italia), in merito all'impatto negativo sulla viabilità del cantiere dell'ospedale di via Montereale, a Pordenone, e riferisce anche dell'insufficienza dei posti auto (ora meno di 350 contro i 540 precedenti), con l'invasione del quartiere da parte dei veicoli in cerca di stalli, l'inadeguatezza del parcheggio per i dipendenti e la mancata previsione di una viabilità ciclo-pedonale, nonché l'assenza di risorse e progettazione su un parco al posto dei vecchi padiglioni da demolire. Sino a esprimere forti dubbi sul taglio degli alberi.

"Realizzare un ospedale degno di una città come Pordenone in Comina, come abbiamo sempre sostenuto e come a suo tempo avvalorato da tecnici e operatori - continua la Piccin -, non avrebbe comportato questi problemi e disagi. Innanzitutto, il cantiere non avrebbe dovuto convivere con l'attività sanitaria di via Montereale e, a questo punto, il nuovo nosocomio sarebbe probabilmente in procinto di aprire o sarebbe già stato inaugurato. E avrebbe potuto contare su spazi più funzionali anche per i parcheggi: in genere, sarebbe stato servito da una viabilità indipendente rispetto a quella cittadina.

"Come previsto quando il centrosinistra regionale, d'intesa con quello cittadino, diedero il via all'operazione via Montereale - aggiunge la consigliera -, l'edificazione dell'ospedale in quest'ultimo sito avrebbe comportato problemi e una tempistica rilevante, tenendo conto anche di imprevisti tutt'altro che imprevedibili. Si è voluto percorrere questa strada, che pur non comportava grandi risparmi sia economici sia in termini di consumo di suolo - anzi - scaricando i problemi sul Comune, con l'incognita della necessità di eventuali correttivi e dunque l'aggiunta di costi".



La consigliera regionale di FI Mara Piccin (foto Acon)