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Cr: pres. Zanin commemora il suo predecessore, Ettore Romoli (1)

14.06.2019
20:50
(ACON) Gorizia, 14 giu - RCM - Oggi, 14 giugno 2019, ricorre il primo anniversario della scomparsa di Ettore Romoli.

La famiglia del già senatore e presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e la Scuola di formazione politica a lui dedicata hanno organizzato una commemorazione pubblica in suo onore nella città di cui è stato primo cittadino, Gorizia, presso la chiesa del Sacro Cuore e al teatro Verdi.

A nome del Consiglio regionale, il presidente Piero Mauro Zanin ha portato il ricordo di un amico prima ancora che di un collega. Dopo la cerimonia in una chiesa in cui si sono raccolti rappresentanti del mondo politico ma vieppiù cittadini che ancora, dopo un anno, hanno voluto testimoniare sentimenti di affetto e gratitudine verso il loro ex sindaco, nel foyer del teatro Verdi Zanin ha parlato "dell'ironia di Ettore, dell'indipendenza del politico e della serietà del rappresentante delle istituzioni che sapeva vestire i panni di chi chiedeva il suo ascolto".

Con parole segnate dalla commozione, Zanin ha ripercorso i momenti di quando Romoli "diede il via per meno di un mese alla XII legislatura regionale per poi mancare, dopo breve malattia. Fu così che a luglio 2018 ho preso il testimone di questa carica non cercata. Di lui continuo a tenere in me l'esempio di un approccio alla politica 'pulito e nobile', un esempio che dovrebbe essere sempre seguito dagli amministratori locali e che spero la scuola a lui intitolata sia capace di insegnare e diffondere ai giovani che decidono di dedicarsi con serietà alla vita pubblica.

"Negli anni Novanta - ha quindi ricordato il presidente - fu tra i protagonisti della fondazione in Friuli Venezia Giulia di Forza Italia, partito del quale è stato consigliere nazionale, coordinatore regionale dal 1996 al 2003 e responsabile per il Nordest dal 2005. Fedele per 24o anni a questa scelta, non si chiuse mai nelle rigide logiche di partito, rimanendo sempre un'anima libera, coerente con se stesso e con la politica che faceva, con l'autorevolezza che gli derivava dalla sua dirittura morale.

"Era molto orgoglioso del fatto che l'ultimo bilancio comunale di previsione della sua gestione fosse stato approvato senza voti contrari, perché le opposizioni avevano riconosciuto il suo grande impegno per il governo della città. Guidò anche il Consiglio delle autonomie locali - ha detto ancora Zanin -, con l'esperienza e la capacità che gli erano riconosciute da tutti i componenti, ma anche con un distacco laico da riforme regionali non valutate positivamente, ma che valorizzavano il ruolo guida di Gorizia nel contesto del territorio isontino.

"Infine, nelle consultazioni del 2018 fu il consigliere regionale di Forza Italia più votato in Friuli Venezia Giulia, un risultato che lo proiettò per esperienza, percorso politico-amministrativo, profilo dialogante ed aperto, verso la Presidenza del Consiglio regionale, raccogliendo consensi anche tra i gruppi di opposizione, a conferma delle qualità morali e dell'indipendenza di giudizio che gli erano riconosciute.

"Pur sapendo di essere ammalato e di dover affrontare un lungo periodo di cure aveva intrapreso questa nuova esperienza con la passione, l'impegno e la dedizione che lo avevano sempre caratterizzato - ha sottolineato convintamente Zanin -. So che avrebbe voluto caratterizzare l'attività di presidente del Consiglio per affermare un'Assemblea legislativa vista dall'opinione pubblica come il momento più autorevole della sintesi, il livello istituzionale che si caratterizza per un'attività efficiente, trasparente e imparziale, contrastando l'immagine ingenerosa di un luogo teso alla tutela di prerogative percepite come privilegi.

"Ettore era una persona timida, non tradiva i suoi sentimenti, ma sapeva essere razionale e intelligentemente ironico. Era solito ripetere che sarebbe morto lavorando e il suo grande impegno non era per sé stesso, ma per gli obiettivi che si prefiggeva, per la sua idea di società, per Gorizia e il suo territorio. Un anno fa Andrea ci ha ricordato come da figlio guardasse con gelosia al rapporto totalizzante del padre con i cittadini, le istituzioni, l'impegno pubblico e ha sottolineato come per Ettore non ci fossero parti politiche ma uomini, istituzioni da difendere a ogni costo, alle quali ha dedicato gran parte di sé stesso".

(foto; immagini alle tv)

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La cerimonia per Ettore Romoli nella chiesa del Sacro Cuore di Gorizia (foto Acon/RCM)
La cerimonia per Ettore Romoli nella chiesa del Sacro Cuore di Gorizia (foto Acon/RCM)
Il presidente Zanin prende la parola al teatro Verdi, Andrea Romoli ascolta a destra (foto Acon/RCM)
Il presidente Zanin parla al teatro Verdi di Gorizia