FI: Piccin, normative nazionali per abbattere la fauna selvatica
(ACON) Trieste, 15 giu - COM/RCM - "La fauna selvatica non può
essere una minaccia per i cittadini. Come confermano ormai
quotidianamente le notizie di stampa, la proliferazione di
cinghiali e altri ungulati rappresenta un problema: come non
bastassero i continui incidenti e la devastazione dei terreni
agricoli, è in pericolo l'incolumità dei cittadini, come dimostra
quanto accaduto di recente nel Monfalconese. Il Consiglio
regionale deve al più presto lanciare un segnale affinché lo
Stato modifichi la normativa in materia di attività venatoria per
coinvolgere i cacciatori nella gestione della fauna selvatica,
ora fuori controllo".
Così la consigliera regionale Mara Piccin (FI), che riporta la
notizia di una donna, con i suoi due cani, attaccata da un
cinghiale mentre passeggiava lungo una pista ciclabile. Una
preoccupazione raccolta poco tempo fa dalle Commissioni
consiliari II e IV, espresse in questo caso dalle categorie del
primo settore e dalle aziende agricole.
La Piccin è prima firmataria della proposta di legge nazionale
"Norme in materia di prevenzione dei danni causati dalla fauna
selvatica". L'obiettivo del provvedimento è far sì che le Regioni
gestiscano il controllo degli ungulati anche al di fuori dei
periodi e degli orari oggi vigenti, affidando l'attuazione dei
Piani di abbattimento ai cacciatori soci delle Riserve di caccia,
coordinati dalle guardie venatorie dipendenti dalle
amministrazioni pubbliche.
"Non ci sembra ci siano altre soluzioni che possano avere esito
immediato - ribadisce la forzista -, soltanto iniziative
legislative nazionali possono dare una risposta certa al
problema. I tentativi da parte di altre Regioni di intervenire
con norme regionali in materia venatoria sono stati, infatti,
interrotti dalla Corte costituzionale. Occorre accelerare l'iter
regionale perché la nostra proposta possa giungere al più presto
in Parlamento, dove dovrà essere adeguatamente supportata".