Cr: ddl Omnibus, relatore di maggioranza Bordin (1)
(ACON) Trieste, 18 giu - RCM - Un disegno di legge "complesso e
di ampia portata". In qualità di primo relatore di maggioranza,
Mauro Bordin (Lega) ha definito così il provvedimento all'esame
dell'Aula noto come ddl Omnibus e contenente disposizioni
ritenute urgenti per il territorio.
Il testo si sviluppa in 84 articoli, raccolti in 13 Capi, uscendo
arricchito - ha quindi spiegato Bordin - dai contributi approvati
nelle Commissioni di merito rispetto alla formulazione originaria.
Sono introdotte azioni in materia di: agricoltura, pesca e
foreste (Capo I); attività produttive (Capo II); autonomie
locali, sicurezza, lingue minoritarie, corregionali all'estero,
finanzia locale e immigrazione (Capo III); cultura e sport (Capo
IV); demanio e finanze (capo V); lavori pubblici, politiche
abitative, paesaggio e ricostruzione (Capo VI); sanità e servizi
sociali (capo VII); vigilanza del comparto cooperativo, sistema
universitario regionale, lavoro e politiche giovanili (Capo
VIII); disciplina contributiva (Capo IX); tenuta del libro
fondiario (Capo X); procedimento sanzionatorio (Capo XI);
funzione pubblica (Capo XII), oltre alla disposizione finale
relativa all'entrata in vigore della legge (Capo XIII).
Quel che emerge - ha proseguito l'esponente della Lega -, è
un'attenzione particolare alle esigenze del territorio che dà
conto di una amministrazione capace di ascoltare e provvedere.
D'altra parte, è proprio di un atteggiamento pragmatico quello di
armonizzare e integrare, operando in tanti settori con
l'obiettivo di rendere più efficiente ed efficace l'azione della
"macchina amministrativa".
Entrando, poi, nello specifico degli interventi, Bordin ha
ricordato quelli volti al ripopolamento della vongola autoctona
nel compartimento marittimo di Monfalcone; per la tutela e la
valorizzazione delle lingue friulana e slovena; che portano a una
maggiore razionalizzazione della disciplina del commercio sulle
aree pubbliche, sottratto alle direttive "Bolkenstein" e, sempre
in tema, a una specifica valorizzazione della vendita di prodotti
locali. Oltre al finanziamento per garantire la presenza di un
distaccamento dei vigili del fuoco nelle località di Grado e
Marano durante il periodo estivo; il rimpatrio degli immigrati
colpiti da provvedimenti di espulsione; favorire l'installazione
e l'adeguamento degli ascensori in edifici privati; la
valorizzazione dell'ex campo di concentramento di Visco; la
valorizzazione della documentazione relativa alle opere di
ricostruzione degli eventi tellurici del 1976 con l'istituzione
di un archivio storico per contribuire alla divulgazione del
cosiddetto "modello Friuli".
Positive, per Bordin, anche l'opera di adeguamento normativo in
materia di impiantistica sportiva; l'estensione della platea dei
soggetti disoccupati per l'assunzione dei quali è possibile
fruire di una deduzione dell'imponibile Irap favorendo, così, il
reingresso nel mondo del lavoro dei soggetti che ne sono stati
espulsi da più tempo (lo stato di disoccupazione rilevante è
infatti stato portato dagli attuali 24 a 48 mesi); le nuove
disposizioni atte a favorire la continuità delle attività
imprenditoriali attraverso la salvaguardia dei livelli
occupazionali delle imprese operanti sul territorio regionale; le
politiche abitative con la volontà di venire incontro a coloro
che, per problemi di incolumità fisica, sono stati costretti a
spostare la residenza o a vendere gli alloggi oggetto dei
rapporti contributivi, violando così gli obblighi loro imposti
dalla disciplina di settore (la Regione rinuncerà a recuperare le
somme eventualmente dovute a seguito della revoca); la soluzione
per una criticità relativa alla corresponsione dei contributi
agli sportelli gestiti dal servizio sociale dei Comuni degli
Ambiti territoriali Carnia e Collinare, rivolti all'assistenza
degli utenti in materia di amministratori di sostegno.
Misure di buon senso - così ancora il relatore di maggioranza -
anche la concessione di un congruo termine alle strutture per
anziani per l'adeguamento al nuovo livello degli standard,
rilasciato della Aziende sanitarie a seguito del processo di
riclassificazione; la semplificazione per il recupero rateizzato
delle somme erogate dall'Ardiss in favore di studenti e
beneficiari di interventi in materia di diritto allo studio
universitario che ne fossero in ipotesi decaduti; le disposizioni
che, nelle more di una complessiva rivisitazione delle norme in
materia di incentivi regionali, legano la loro concessione (o la
revoca di quelli concessi) al fatto che il beneficiario si sia
astenuto (rispettivamente nei tre anni precedenti o nei tre anni
successivi) dal dar corso a procedure di licenziamento collettivo
per professionalità identiche a quelle per la cui assunzione,
inserimento, o stabilizzazione l'incentivo era stato richiesto o
concesso. Inoltre, detti contributi verranno concessi per
l'assunzione di lavoratori residenti in regione da almeno 5 anni.
Infine Bordin ha detto delle norme riferite all'Avvocatura della
Regione; alla mobilità, laddove il termine del periodo di
permanenza minima del dipendente assunto o trasferito, prima di
poter ottenere un trasferimento per mobilità, deve essere di 5
anni; alla contrattazione del personale, anche dirigente.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)
(segue)