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Cr: ddl Omnibus, relatore di minoranza Sergo (4)

18.06.2019
12:29
(ACON) Trieste, 18 giu - RCM - "Manovra scarna e poco incisiva per la risoluzione delle vere problematiche dei nostri cittadini", è il primo commento del secondo relatore di minoranza, Cristian Sergo (M5S), del disegno di legge n. 54.

Come prima cosa, il consigliere ha chiesto una rettifica dell'anzianità giuridica del personale regionale di cui all'articolo 72 del ddl per evitare discriminazioni e possibili contenziosi. Ma è la parte inerente l'Avvocatura regionale - ha detto - che c'è stato il maggior dibattito in quanto "si prevede una revisione della disciplina relativa al compenso degli avvocati rimodulando la percentuale degli emolumenti in base al grado di giudizio di riferimento, in modo da tener conto anche dell'esito della causa nel corso dei 3 gradi di giudizio. Ciò viene riconosciuto fino a 5 anni dopo che l'avvocato è andato in quiescenza. E' un adeguamento alla norma nazionale, in ogni caso ci sono dei meccanismi da tenere in considerazione calcolando che le cause possono durare anche parecchi anni e possono vedere sovvertiti gli esiti nei 3 gradi di giudizio, quindi stabilire i compensi con una formula prefissata potrebbe essere difficile".

Sergo si sofferma, poi, sulla norma per il personale assegnato ai Comuni per mobilità e sui 5 anni imposti di permanenza: da una parte - spiega - si comprende la difficoltà di alcuni enti a trattenere il proprio personale, dall'altra però si rischia di rendere ancor più difficili alcuni rapporti soprattutto nel caso di attriti tra dipendenti o amministratori, inoltre è un periodo non derogabile neppure nelle ipotesi di un accordo di reciproca sostituzione dei dipendenti tra le amministrazione. Un parere dei diretti interessati non sarebbe stato superfluo.

In materia di lavoro, l'unica perplessità la manifestiamo per la volontà di non aiutare le imprese che possono aver superato la difficoltà che le aveva costrette a procedere ai licenziamenti in passato, considerando che potrebbero essere di proprietà diversa da quella che a suo tempo aveva proceduto a tali licenziamenti. Il pentastellato auspica, quindi, un ripensamento della norma che non penalizzi ulteriormente le aziende regionali che decidono di ripartire impegnandosi a mantenere i propri livelli occupazionali.

Per quanto riguarda il settore delle risorse agroalimentari, forestali e ittiche, ribadisce l'imprescindibile necessità di individuare finalmente le cause che hanno determinato la preoccupante scarsità di molluschi da cui consegue l'intervento in merito alla vongola Chamelea Gallina, nonché l'inquinamento di gran parte del litorale di Lignano dove vige il divieto di raccolta di molluschi, prima di spendere 300mila euro, altrimenti si rischia di porre in essere operazioni destinate a fallire in partenza.

Chiediamo di stralciare la modifica alla legge regionale 29/2005 sottraendo il settore del commercio su aree pubbliche dalla disciplina attuativa della direttiva "Bolkestein", condivisibile in alcuni suoi aspetti, per poter approfondirne la disciplina con gli addetti ai lavori in modo da realizzare un percorso partecipato.

Per la vigilanza delle cooperative, Sergo denuncia l'ennesima soluzione tampone; per la salute, pochi articoli di carattere tecnico; un solo articolo sull'ambiente, con l'istituzione della Commissione regionale per il paesaggio che dimostra che non vi è reale semplificazione delle procedure; per la tutela delle minoranze linguistiche, un nuovo Albo regionale delle organizzazioni che svolgono attività e iniziative in favore delle varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale e la previsione di un bando annuale per il finanziamento dei programmi di intervento a favore di tali varianti: in questo caso - ha spiegato Sergo - non si comprende la rigida motivazione per la quale la Regione finanzia esclusivamente gli interventi a favore del resiano presentati dal solo Comune di Resia e non anche dalle associazioni presenti nel territorio comunale.

In materia di cultura, il relatore apprezza l'impinguamento di 1.510.000 euro del capitolo relativo ai bandi annuali per le attività culturali. "Diverso il discorso per il campo di concentramento di Visco: se da un lato si apprezza l'intento di voler tutelare la memoria e valorizzare in chiave storica e culturale il compendio, dall'altro si rimane scettici per lo strumento individuato. Prima di finanziare con 20mila euro un concorso di idee, sono altri gli interventi e maggiori le risorse da stanziare per poterlo rendere un luogo di memoria e di monito".

Quanto ai rientri, volontari o meno, degli immigrati nei propri Paesi di origine, Sergo parla di misure meramente propagandistiche, anche perché - fa presente - il rimpatrio coatto di persone raggiunte da provvedimenti di espulsione non spetta alla Regione, e in parte nemmeno al Governo nazionale, ma è materia di trattative a livello europeo.

Purtroppo - è la chiosa del consigliere -, solo pochi degli oltre 80 articoli del ddl raggiungono l'obiettivo della semplificazione, al contrario troviamo misure che hanno una forte valenza politica e che avrebbero meritato un approfondimento autonomo, anche con gli stakeholder, attraverso delle audizioni nelle Commissioni di merito.

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)

(segue)



Il consigliere regionale Cristian Sergo (M5S)