Cr: ddl Omnibus, relatore di minoranza Sergo (4)
(ACON) Trieste, 18 giu - RCM - "Manovra scarna e poco incisiva
per la risoluzione delle vere problematiche dei nostri
cittadini", è il primo commento del secondo relatore di
minoranza, Cristian Sergo (M5S), del disegno di legge n. 54.
Come prima cosa, il consigliere ha chiesto una rettifica
dell'anzianità giuridica del personale regionale di cui
all'articolo 72 del ddl per evitare discriminazioni e possibili
contenziosi. Ma è la parte inerente l'Avvocatura regionale - ha
detto - che c'è stato il maggior dibattito in quanto "si prevede
una revisione della disciplina relativa al compenso degli
avvocati rimodulando la percentuale degli emolumenti in base al
grado di giudizio di riferimento, in modo da tener conto anche
dell'esito della causa nel corso dei 3 gradi di giudizio. Ciò
viene riconosciuto fino a 5 anni dopo che l'avvocato è andato in
quiescenza. E' un adeguamento alla norma nazionale, in ogni caso
ci sono dei meccanismi da tenere in considerazione calcolando che
le cause possono durare anche parecchi anni e possono vedere
sovvertiti gli esiti nei 3 gradi di giudizio, quindi stabilire i
compensi con una formula prefissata potrebbe essere difficile".
Sergo si sofferma, poi, sulla norma per il personale assegnato ai
Comuni per mobilità e sui 5 anni imposti di permanenza: da una
parte - spiega - si comprende la difficoltà di alcuni enti a
trattenere il proprio personale, dall'altra però si rischia di
rendere ancor più difficili alcuni rapporti soprattutto nel caso
di attriti tra dipendenti o amministratori, inoltre è un periodo
non derogabile neppure nelle ipotesi di un accordo di reciproca
sostituzione dei dipendenti tra le amministrazione. Un parere dei
diretti interessati non sarebbe stato superfluo.
In materia di lavoro, l'unica perplessità la manifestiamo per la
volontà di non aiutare le imprese che possono aver superato la
difficoltà che le aveva costrette a procedere ai licenziamenti in
passato, considerando che potrebbero essere di proprietà diversa
da quella che a suo tempo aveva proceduto a tali licenziamenti.
Il pentastellato auspica, quindi, un ripensamento della norma che
non penalizzi ulteriormente le aziende regionali che decidono di
ripartire impegnandosi a mantenere i propri livelli occupazionali.
Per quanto riguarda il settore delle risorse agroalimentari,
forestali e ittiche, ribadisce l'imprescindibile necessità di
individuare finalmente le cause che hanno determinato la
preoccupante scarsità di molluschi da cui consegue l'intervento
in merito alla vongola Chamelea Gallina, nonché l'inquinamento di
gran parte del litorale di Lignano dove vige il divieto di
raccolta di molluschi, prima di spendere 300mila euro, altrimenti
si rischia di porre in essere operazioni destinate a fallire in
partenza.
Chiediamo di stralciare la modifica alla legge regionale 29/2005
sottraendo il settore del commercio su aree pubbliche dalla
disciplina attuativa della direttiva "Bolkestein", condivisibile
in alcuni suoi aspetti, per poter approfondirne la disciplina con
gli addetti ai lavori in modo da realizzare un percorso
partecipato.
Per la vigilanza delle cooperative, Sergo denuncia l'ennesima
soluzione tampone; per la salute, pochi articoli di carattere
tecnico; un solo articolo sull'ambiente, con l'istituzione della
Commissione regionale per il paesaggio che dimostra che non vi è
reale semplificazione delle procedure; per la tutela delle
minoranze linguistiche, un nuovo Albo regionale delle
organizzazioni che svolgono attività e iniziative in favore delle
varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della
Val Canale e la previsione di un bando annuale per il
finanziamento dei programmi di intervento a favore di tali
varianti: in questo caso - ha spiegato Sergo - non si comprende
la rigida motivazione per la quale la Regione finanzia
esclusivamente gli interventi a favore del resiano presentati dal
solo Comune di Resia e non anche dalle associazioni presenti nel
territorio comunale.
In materia di cultura, il relatore apprezza l'impinguamento di
1.510.000 euro del capitolo relativo ai bandi annuali per le
attività culturali. "Diverso il discorso per il campo di
concentramento di Visco: se da un lato si apprezza l'intento di
voler tutelare la memoria e valorizzare in chiave storica e
culturale il compendio, dall'altro si rimane scettici per lo
strumento individuato. Prima di finanziare con 20mila euro un
concorso di idee, sono altri gli interventi e maggiori le risorse
da stanziare per poterlo rendere un luogo di memoria e di monito".
Quanto ai rientri, volontari o meno, degli immigrati nei propri
Paesi di origine, Sergo parla di misure meramente
propagandistiche, anche perché - fa presente - il rimpatrio
coatto di persone raggiunte da provvedimenti di espulsione non
spetta alla Regione, e in parte nemmeno al Governo nazionale, ma
è materia di trattative a livello europeo.
Purtroppo - è la chiosa del consigliere -, solo pochi degli oltre
80 articoli del ddl raggiungono l'obiettivo della
semplificazione, al contrario troviamo misure che hanno una forte
valenza politica e che avrebbero meritato un approfondimento
autonomo, anche con gli stakeholder, attraverso delle audizioni
nelle Commissioni di merito.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)
(segue)