Citt: Liguori, emendamento Punti primo intervento stravolge le regole
(ACON) Trieste, 18 giu - COM/CMC - Il gruppo consiliare dei
Cittadini interviene sulla decisione della maggioranza di
inserire nel disegno di legge Omnibus una norma che riguarda gli
ex ospedali di Cividale, Gemona, Maniago, Sacile e Trieste
(ospedale Maggiore), riconvertiti in presidi territoriali nella
scorsa legislatura.
In queste strutture - si legge in una nota - sono stati attivati
i Punti di primo intervento che hanno la funzione di accogliere i
pazienti che si presentano per questioni sanitarie d'emergenza,
di stabilizzarli e inviarli subito al Pronto soccorso
dell'ospedale di riferimento. Contrariamente, un emendamento
della Giunta ha previsto la possibilità di tenere in osservazione
il paziente in stato d'emergenza, invece che trasferirlo
immediatamente al Pronto soccorso.
"Inserire dei punti di osservazione in questi presidi - spiega
Simona Liguori - viola il decreto ministeriale n. 70 di aprile
2015 (regolamento di definizione degli standard relativi
all'assistenza ospedaliera) che consente soltanto al Pronto
soccorso di tenere in osservazione i pazienti. E' una norma che
esiste per una logica ben precisa: le persone in stato di
emergenza medica devono essere stabilizzate e inviate nelle
strutture in grado di far fronte in qualsiasi momento a un
peggioramento delle condizioni del paziente. La possibilità di
tenerle in osservazione lontane dagli ospedali mette a rischio la
loro salute e perfino in alcuni casi la loro vita. Ecco perché il
decreto ministeriale n. 70 del 2015 non prevede l'osservazione
breve del paziente.
"A seguito della riconversione dell'attività di un ospedale per
acuti in struttura territoriale - aggiunge Liguori -, la norma
prevede che soltanto per un tempo limitato si mantenga la
struttura di un Punto di primo intervento. La sua funzione, però,
non può essere sostitutiva di quella del Pronto soccorso".
La consigliera si augura quindi che, alla luce di una possibile
violazione che l'emendamento comporta, la maggioranza faccia un
passo indietro o si potrebbe avere una legge impugnabile, "con
gravi conseguenze e caos che peggioreranno la situazione".
Chiosa la Liguori: "Le persone hanno bisogno di una sanità che
funzioni, non di mezze soluzioni che anziché proteggere realmente
i cittadini aumentano i rischi e ne peggiorano l'efficienza.
Pensiamo a cosa potrebbe succedere se una persona tenuta in
osservazione in un presidio ospedaliero dovesse avere un
peggioramento critico e ci fosse la necessità di intervenire
immediatamente con strutture, macchinari e personale
specialistico assenti in prossimità del Punto di primo
intervento. Le conseguenze potrebbero essere gravissime. Mi
auguro pertanto che l'Aula respinga nettamente questa proposta".