M5S: Ussai-Sergo, riforma sanitaria "spezzatino"
(ACON) Trieste, 18 giu - COM/RCM - "La seconda parte della
riforma sanitaria inizia in formato spezzattino, dopo che ci era
stata promessa una programmazione in un'ottica complessiva".
Lo afferma il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Andrea
Ussai, commentando l'emendamento che riguarda gli ex ospedali di
Cividale, Gemona, Maniago, Sacile e parte del Maggiore di
Trieste, riconvertiti in presidi territoriali dalla riforma
Serracchiani-Telesca.
"Fedriga parla di un cambio di passo, riferendosi in particolare
a Gemona - aggiunge Ussai -. Bene il riconoscimento del ruolo di
Centro di riferimento regionale per la riabilitazione insieme al
Gervasutta di Udine, ma l'ospedale per acuti rimane riconvertito
senza precise garanzie per quanto riguarda le funzioni di post
acuzie, medicina e chirurgia minore, in continuità con la riforma
portata avanti dal centrosinistra nella scorsa legislatura.
"Registriamo inoltre la marcia indietro dell'assessore Riccardi
che cinque anni fa, quando era consigliere regionale, aveva
presentato un emendamento per fare di Gemona e Cividale presidi
ospedalieri in zone particolarmente disagiate - conclude il
consigliere M5S -. Oggi invece si accontenta di una norma che
attribuisce al Punto di primo intervento la dotazione di spazi di
osservazione a disposzione della funzione di emergenza/urgenza,
in contrasto con il decreto ministeriale n. 70 del 2015 che
esclude questa possibilità. Si rischia, così, l'impugnazione e si
mantiene uno stato di confusione di cui la nostra sanità non ha
bisogno".
Parlando, invece, del Punto nascita e delle degenze di pediatria
a Latisana, Ussai, con il collega Cristian Sergo, ricorda che il
M5S ne chiedeva il mantenimento già nel 2015. "Siamo quindi
soddisfatti per la scelta di riattivare questi servizi. Non può
essere il mero numero dei parti - asseriscono i due pentastellati
- il fattore determinante sulla scelta, ma deve essere tenuta in
considerazione la posizione geografica dell'ospedale per
garantire i criteri di sicurezza, equa accessibilità e fruibilità
dei servizi, tenendo conto delle esigenze dei cittadini del
territorio ma anche degli importanti flussi turistici dell'area".