Pd: Moretti, vigileremo su tempistiche Punto nascita Latisana
(ACON) Trieste, 26 giu - COM/RCM - "Il trasferimento del Punto
nascita da Palmanova a Latisana, sia per le mamme e le famiglie,
sia per gli operatori, è una questione delicata sulla quale
vogliamo tenere alta l'attenzione da subito. Ci impegniamo
affinché i territori non siano presi in giro e gli impegni siano
rispettati fino in fondo".
Così il consigliere regionale del Pd Diego Moretti, che ha
presentato un'interrogazione alla Giunta Fedriga per conoscere le
tempistiche per la chiusura del Punto nascita dell'ospedale di
Palmanova e il conseguente trasferimento a Latisana.
"È chiaro che abbiamo criticato la metodologia, il merito della
scelta e l'assenza della dovuta istruttoria tecnica e del
necessario confronto con i territori, ma a differenza di chi in
passato ha fatto opposizione nelle aule di tribunale e trascinato
per anni polemiche istituzionali, prendiamo atto della scelta e
vigileremo affinché i territori non siano presi in giro".
Secondo Moretti, "questo è un tema molto delicato, che richiede
chiarezza e certezza del rispetto dei tempi, perché riguarda la
sicurezza del percorso nascita che interessa centinaia di
famiglie e mamme, oltre agli operatori sanitari.
"L'assessore Riccardi - commenta l'esponente dem - ci ha detto
che il trasferimento avverrà entro la prima metà di agosto
prossimo. Il nostro auspicio è che il tutto avvenga nella massima
sicurezza e con l'impegno a rafforzare le strutture esistenti,
seppur nell'ambito della riorganizzazione delle funzioni. Non ci
interessa aizzare i territori uno contro l'altro, ma fare sì che
il sistema funzioni e non ci si debba ritrovare nuovamente
davanti a scelte drammatiche e divisive. Vigileremo pertanto,
prendendo atto degli impegni dell'assessore, affinché i territori
siano rispettati e valorizzati".
E Cristiano Shaurli ha avuto modo di affermare che "pur non
condividendo che una scelta così importante venga fatta con un
emendamento d'Aula senza i dovuti confronti e approfondimenti
anche scientifici, ora bisogna evitare strumentalizzazioni e
contrapposizioni fra territori in una regione di 1,2 milioni di
abitanti, privilegiando una visione complessiva centrata su una
sanità pubblica in grado di dare risposte i termini di servizi,
sicurezza e salute".