Cr: inaugurata mostra "Enzian", una storia alpina europea
(ACON) Trieste, 26 giu - Un punto di partenza, più che di
arrivo, per riscoprire un patrimonio di cultura e di tradizioni
che nel '900 è stato trascurato, forse a volte anche oscurato, ma
che è estremamente ricco in questa terra a vocazione
essenzialmente internazionale.
Questa è, nelle parole del suo curatore Luciano Santin, il valore
della mostra "Enzian, una storia alpina europea" inaugurata oggi
in Consiglio regionale, nella pausa dei lavori d'Aula, dal
presidente Piero Mauro Zanin alla presenza di una affollata
rappresentanza di consiglieri e assessori e di numeroso pubblico.
Una rassegna - ha sottolineato Zanin - che attraverso i disegni
esposti racconta dell'opera e della personalità del poeta tedesco
Rudolf Baumbach, appassionato di botanica e alpinismo vissuto per
quindici anni a Trieste, e del suo giornale - Enzian appunto -
finalizzato attraverso un'efficace operazione di crownfunding
ante litteram a costruire il primo rifugio alpino dell'Alpe
Adria.
Enzian, che trattava di cronaca umoristica, era redatto in copia
unica ed era consultabile dietro pagamento di un piccolo obolo.
Fu trasformato in tre sillogi stampate dall'editore Liebeskin di
Lipsia.
I disegni contenuti in Enzian, ed ora esposti nei passi perduti
del Consiglio regionale fino al 26 luglio, sono arrivati dai
musei di Meiningen, la cui sezione letteraria è dedicata a
Baumbach stabilitosi in questa città nel 1885 dopo essere stato
richiamato in patria dal duca di Turingia, pur tornando spesso a
Trieste e continuando a passare le vacanze estive nelle Alpi
Giulie.
Questa mostra unisce le doti di un poeta che ha amato Trieste e
le sue montagne, dove è nato il movimento alpinistico; qui c'è la
convergenza di chi ama la cultura, la poesia, le montagne e la
sfida dell'alpinismo ad andare oltre se stessi, e per questo è
motivo di orgoglio - ha detto ancora Zanin - ospitare nella sede
della comunità regionale l'opera di chi ha cantato le nostre
montagne nella sua poesia.
A portare il proprio saluto sono stati anche Marina Pertot,
presidente dello Slovensko Planinskop Drustvo Trst, Piero Mozzi
presidente del Cai XXX Ottobre e Marco Vascotto vicepresidente
della Società alpina delle Giulie che, sottolineando la capacità
della montagna di accomunare in maniera trasversale i suoi
appassionati, ha approfittato per ricordare che cinquant'anni
dopo l'esperienza del giornale Enzian, nel 1925 la Società alpina
del Friuli Venezia Giulia costruì sulle pendici dello Jof Fuart
il rifugio Guido Corsi ora inagibile e bisognoso di interventi di
ristruttrazione che richiedono ingenti fondi che non possono
essere reperiti da un finanziamento collettivo; da qui l'invito
alle istituzioni pubbliche perchè possa essere riaperto
nell'anniversario del centenario della sua nascita.
Ringraziando il Museo Baumbach di Meiningen e il suo curatore
Andreas Seifert, il presidente Zanin ha ricordato che in agosto
la mostra sarà trasferita a Malborghetto.
Fino al 26 luglio sarà visitabile nel Palazzo del Consiglio
regionale in Piazza Oberdan a Trieste dal lunedì al giovedì,
dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30, il venerdì solo
al mattino dalle 9.30 alle 13.00.
(immagini alle tv; foto su www.consiglio.regione.fvg.it)