FdI: Basso, odg istituto superiore di studi musicali nel Pordenonese
(ACON) Trieste, 27 giu - COM/CMC - Un istituto superiore di
studi musicali in provincia di Pordenone: questa la proposta
contenuta in un ordine del giorno di Alessandro Basso, accolto a
margine della votazione, da parte dell'Aula, del ddl n. 54
Omnibus.
A riferirlo è lo stesso consigliere regionale di Fratelli
d'Italia, che spiega: "La richiesta tiene in massima
considerazione la presenza, in provincia di Pordenone, di
numerose realtà quali cori, accademie, scuole di musica, bande,
gruppi musicali, associazioni, attori sociali e professionali che
gravitano intorno al mondo della musica e che costituiscono tutti
insieme un vanto per il nostro territorio.
"La rete di queste realtà è numerosa, propositiva e culturalmente
vivace - prosegue Basso - e vanta un'alta richiesta di
partecipazione a fronte di una corposa offerta di attività. Le
associazioni che si occupano di offerta musicale sono molteplici
e diversamente caratterizzate, quanto altrettanto interessanti,
ma non associabili in un'unica entità. Da qui nasce l'esigenza di
chiedere alla Giunta regionale l'impegno affinché in provincia di
Pordenone possa essere attivato il liceo musicale.
"Nell'attuale offerta formativa di questa parte del Friuli
Venezia Giulia, infatti - spiega ancora l'esponente di FdI -, non
esiste un istituto superiore di studi musicali: ciò costringe gli
studenti e i loro genitori, interessati a un percorso in questo
indirizzo, a rivolgersi ad altre realtà scolastiche, con
conseguenti e inevitabili disagi sia dal punto di vista logistico
sia economico".
Il consigliere Basso ha ravvisato, dunque, con questo ordine del
giorno "la necessità di completare l'offerta formativa nel
Pordenonese per valorizzare la cultura musicale, realizzare
un'integrazione consapevole e fattiva con le associazioni
musicali del territorio, stabilire un legame proattivo con i
Conservatori della regione e garantire la libertà di scelta
educativa di studenti e famiglie, dando così un'opportunità al
territorio e creando una rete ancora più efficace con i
Conservatori musicali regionali".