FI: Nicoli, urgente affrontare questione pulizia delle spiagge
(ACON) Trieste, 28 giu - COM/CMC - "La nostra proposta di
togliere ai concessionari l'onere di pulire il materiale
spiaggiato come le alghe, vuole favorire la competitività degli
stabilimenti balneari del Friuli Venezia Giulia, che ora sono
penalizzati da una tassazione e da una burocrazia eccessive. La
questione va affrontata con urgenza".
Lo rimarca il consigliere regionale Giuseppe Nicoli (FI), primo
firmatario di un ordine del giorno che ha l'obiettivo di far sì
che la pulizia della battigia delle spiagge regionali non ricada
più sui gestori degli stabilimenti.
"Vanno ringraziati i gestori gradesi -continua Nicoli- per il
senso di responsabilità che hanno dimostrato accollandosi ancora
una volta la spesa per ripulire l'arenile antistante e fuori
dalle aree di concessione. Siamo loro vicini e continueremo a
occuparci della questione già dai prossimi giorni: sarà
affrontata a breve, probabilmente già in sede di legge di
assestamento di bilancio, come concordato con l'assessore alle
Attività produttive, Sergio Bini.
"Nel frattempo -prosegue il consigliere-, auspichiamo che anche i
sindaci si ravvedano dalle loro posizioni miopi: ricordiamo che
si parla di imprenditori impegnati a migliorare l'offerta
turistica con i loro investimenti e rendere attrattive le spiagge
della regione significa creare nuovi posti di lavoro, nonché
aumentare per le loro città gli introiti di tutte le attività
commerciali, ricettive e di servizio. Anche questi primi
cittadini devono capire che il comparto produttivo che paga le
tasse va aiutato, per il bene della collettività".
Nell'odg si ricorda come i Comuni, qualificando il materiale
spiaggiato come rifiuto urbano, pongano in capo ai concessionari
degli stabilimenti balneari lo smaltimento "con oneri altissimi
dal punto di vista economico - afferma Nicoli - e ponendo di
fatto i nostri concessionari fuori mercato".
"Un problema, quello delle alghe, che è specifico del litorale
regionale - ricorda il consigliere-, soprattutto a Grado e in
misura minore a Lignano o Marina Julia. Al di là del Tagliamento,
in Veneto, il problema è quasi azzerato: dunque, per un problema
puramente di morfologia di fondali e correnti, i costi per lo
smaltimento sono molto più alti per le aziende balneari del
Friuli Venezia Giulia rispetto a quelli della regione confinante.
La problematica è stata esposta dai concessionari alla Giunta
regionale".
"La spesa per la pulizia della battigia, dello stoccaggio delle
fanerogame e del loro riposizionamento sulla battigia -aggiunge
Nicoli- non dovrebbe gravare sui concessionari. Riteniamo che la
norma regionale in cui si obbligano i concessionari allo
smaltimento vada modificata, ponendo di fatto, così come previsto
dalla norma nazionale, l'onere in capo ai Comuni per quanto
riguarda le aree di battigia, sul presupposto che i concessionari
non sono né i detentori né i produttori di tali rifiuti. Al costo
per le amministrazioni comunali, non irrilevante, potrà
provvedere la Regione in maniera strutturale, con un
trasferimento".