M5S: conferenza stampa su servizi Centri per l'impiego
(ACON) Trieste, 28 giu - COM/CMC - Un tour dei Centri per
l'Impiego (Cpi) del Friuli Venezia Giulia per fare il quadro
della situazione e valutare le esigenze anche in ottica Reddito
di cittadinanza.
Lo ha effettuato nelle scorse settimane il consigliere regionale
pentastellato, Mauro Capozzella che oggi sul tema ha tenuto una
conferenza stampa, insieme al portavoce alla Camera del Movimento
5 Stelle, Luca Sut.
"I Cpi sono probabilmente l'attore principale nella riforma del
Reddito di cittadinanza, che consideriamo storica nel nostro
Paese - hanno spiegato -. Siamo andati a vedere le sedi, abbiamo
parlato con il personale, osservato il modo di lavorare, valutato
insieme a loro l'utenza, le procedure, sempre con spirito critico
e con l'idea di portarci a casa elementi utili a migliorare la
riforma del Reddito".
"La percentuale di soggetti che riescono effettivamente a essere
collocati - hanno proseguito -, si attesta intorno al 12% per il
collocamento ordinario, cui va aggiunta una percentuale di circa
il 5% di tirocini, mentre è al 15% per il collocamento mirato che
riguarda i disabili. Parliamo di una realtà che nel 2018 ha
raggiunto 35.682 dichiarazioni di immediata disponibilità (9.104
nel primo trimestre di quest'anno) e 33.616 patti di servizio
personalizzato (8.624 nel primo trimestre 2019). Per quanto
concerne il collocamento mirato, il dato del primo trimestre 2019
parla di 5.868 iscritti con 528 nuove iscrizioni. Disagio
socio-culturale, utenza che non cerca attivamente lavoro,
problemi familiari, lavoro sommerso e rinuncia delle aziende alle
assunzioni sono le principali cause che portano al mancato
collocamento.
"Le criticità maggiori - hanno spiegato - riguardano innanzitutto
la carenza di personale. Delle 100 nuove unità che la Regione
pensa di assumere nell'arco dei prossimi 18 mesi, ripartiti in 54
unità provenienti dal concorso in atto, 21 stabilizzazioni di
contratti a termine e la quota navigator, quasi tutte andranno in
sostituzione dei pensionamenti previsti nel biennio 2019-2021. In
quest'ottica i direttori si sono detti soddisfatti dell'innesto
dei navigator, figure che verranno contattate e inizieranno il
percorso di formazione necessario. Spetterà proprio ai navigator
coadiuvare i Centri per migliorare l'incrocio tra domanda e
offerta, accompagnare chi cerca lavoro ai colloqui per verificare
da un lato l'effettiva volontà di arrivare a un'offerta congrua
e, dall'altro, raccogliere un feedback aziendale sul quale
costruire sia le strategie di miglioramento sia una banca dati
condivisa.
"All'assessore Rosolen chiediamo inoltre una maggiore
comunicazione dei servizi - hanno aggiunto -. Faccio un mea
culpa, ma ammettiamo di non conoscere tutte le funzioni svolte
nei Centri e abbiamo verificato quanto poco ne sappia la
popolazione: erogare servizi tanto importanti e non informarne
adeguatamente la cittadinanza è un vulnus sul quale si deve
quanto prima mettere mano. C'è da togliere ai Cpi la nomea di un
posto dove ci si reca quando si è disperati e farlo diventare
invece il luogo di eccellenza per la ricerca attiva. Proprio il
Reddito di cittadinanza mira, attraverso il 'patto per il
lavoro', a diventare una misura inclusiva che riporti o inserisca
persone in difficoltà nel mondo del lavoro. In Friuli Venezia
Giulia siamo sicuramente un passo avanti agli altri, ma c'è un
lavoro serio da fare".
Parallelamente, ha concluso Capozzella, è necessario rilanciare
l'azione dei Centri per l'orientamento (Cor): "Queste strutture
svolgono un'importantissima attività specialmente per i profili
più deboli, cioè i principali destinatari della riforma. Anche i
Cor hanno necessità di rinnovo del personale e su questo sono
intervenuto personalmente interrogando l'assessore Rosolen, la
quale ha espresso l'intenzione della Giunta di garantire il
turnover in vista dei prossimi pensionamenti. È fondamentale
riportare il concetto di lavoro al centro delle tematiche
economiche e sociali in modo reale, e non solo sulla carta, anche
attraverso una maggiore connessione tra mondo della scuola e
mondo del lavoro, che parta dalle scuole medie".