SSk: Gabrovec, no a barriere fisiche lungo il confine FVG-SLO
(ACON) Trieste, 1 lug - COM/CMC - "L'ipotesi di innalzare
barriere fisiche lungo il confine tra il Friuli Venezia Giulia e
la Slovenia appare piuttosto folle e probabilmente anche
difficilmente realizzabile. Spero quindi si tratti di
dichiarazioni affrettate o fraintese, frutto più della
superficialità che di un progetto complessivo.
Ad affermarlo è il consigliere regionale Igor Gabrovec (SSk), che
aggiunge: "Tutti noi, sloveni e italiani che abitiamo lungo il
confine, ricordiamo anche troppo bene il peso, soprattutto
psicologico, rappresentato dal confine negli anni dei soldati
jugoslavi che pattugliavano armati e con i cani. Anche il ricordo
delle lunghe file sui confini in attesa dei controlli di rito
alle persone e agli automezzi non è per niente piacevole".
"Per fortuna - aggiunge il consigliere - tutto ciò è già da molti
anni alle nostre spalle e la gente si è gradualmente abituata a
una vita decisamente più normale. I nostri bambini, i giovani
ormai non sanno neppure cosa sia il confine e tutti possiamo
muoverci liberamente da uno stato all'altro a qualsiasi ora e
senza ostacoli. Così abbiamo imparato a conoscerci tra vicini,
instaurare rapporti, tessere nuove abitudini. Molti nostri
concittadini si sono stabiliti in Slovenia e lo stesso vale per
tanti sloveni che decidono di acquistare o affittare immobili in
FVG. In questo modo si intrecciano lingue, culture, rapporti,
affetti. Il ripristino delle barriere fisiche, che siano fili
spinati o altro, rappresenterebbe un grave passo indietro nel
lungo percorso di riconciliazione di queste terre martoriate da
due guerre e da tutte le atrocità che le hanno precedute e
seguite nel secolo scorso".
"E' questo il contesto in cui devono operare le pattuglie miste
tra la polizia italiana e quella slovena che hanno preso servizio
proprio oggi. Il loro ruolo - prosegue Gabrovec - è quello di
garantire maggiore sicurezza a tutti i cittadini e il rispetto
degli impegni europei, contribuendo nel contempo alla crescita
della reciproca fiducia tra i due stati confinanti. Sono certo
quindi che continueremo sulla strada di una fattiva e
responsabile collaborazione politico-istituzionale, volta allo
sviluppo di tutto il territorio transfrontaliero.
"Ai politici con responsabilità istituzionali locali e nazionali
- conclude Gabrovec - consiglierei quindi di evitare
dichiarazioni affrettate che si traducono in facile clamore
mediatico e non fanno altro che agitare le piazze, quando invece
avremmo bisogno di toni distensivi e concilianti".