Lega: Bordin, regionalizzazione scuola obiettivo strategico per FVG
(ACON) Trieste, 4 lug - COM/MPB - "E' necessario acquisire
maggiori margini di autonomia e ottenere un adeguato
riconoscimento a livello legislativo per l'istruzione, settore
strategico per lo sviluppo del Friuli Venezia Giulia".
Ad affermarlo il capogruppo della Lega in Consiglio regionale,
Mauro Bordin, in merito alla bozza di norma per di attuazione per
la regionalizzazione della scuola proposta dall'Assessore
regionale Alessia Rosolen.
"Finalmente, inoltre, affrontiamo il problema delle classi
composte in gran parte da stranieri, a cui viene tolta la
possibilità di una vera integrazione. La possibilità - commenta
l'esponente leghista - presente nell'accordo, di lasciare alla
Regione facoltà di determinare la percentuale massima di alunni
con cittadinanza non italiana presenti nelle classi, in base alle
competenze linguistiche è una risposta importante alle difficoltà
che negli ultimi hanno riscontrato insegnanti e famiglie italiane
e non.
"L'obiettivo è quello di migliorare accoglienza e integrazione.
Si tratta di gestire al meglio le iscrizioni, così da garantire
il successo scolastico agli stranieri, ma anche evitare che le
famiglie italiane scelgano l'istruzione non statale per garantire
ai propri figli un adeguato percorso scolastico.
"Dispiace constatare le "resistenze" del mondo sindacale che,
invece, dovrebbe schierarsi a favore dell'autonomia della nostra
Regione. Sono sfide che chi rappresenta i lavoratori dovrebbe
vivere con maggiore coraggio e con la consapevolezza che il
Friuli Venezia Giulia è una regione virtuosa capace di gestire il
mondo scuola con efficacia e tempestività decisionale.
"Chiudersi a riccio - spiega Bordin - significa precludere alla
nostra Regione la possibilità di quella crescita e di quel
miglioramento che gioverebbe al personale scolastico, agli
studenti e alle famiglie.
"L'autonomia resta uno dei temi centrali dell'operato di questa
amministrazione regionale. C'è una convergenza - continua
l'esponente della maggioranza - nel dare risposte alle emergenze
del personale in forza alla scuola e nell'assunzione di
responsabilità della Regione che, in questo modo, recupera il
tempo perso nella mancata attuazione del titolo V della
Costituzione sul tema dell'autonomia scolastica.
"La Regione potrà così intervenire in diversi campi e inviare
personale del Friuli Venezia Giulia a supporto nei casi di
necessità.
"Il Friuli Venezia Giulia mette in campo non solo le risorse
finanziarie ma, soprattutto, la disponibilità a sostenere la
scuola nei settori in cui è più carente", precisa Bordin.
"L'influenza esercitata dalle specificità territoriale e dalle
lingue storiche minoritarie nelle attività formative ed
educative, costituisce l'obiettivo primario per l'attuazione del
titolo V in materia di istruzione non universitaria.
L'attuazione della maggiore autonomia - conclude Bordin - si
esplica in maniera significativa anche nell'acquisizione di
maggiori competenze nell'ambito del sistema dell'istruzione e
formazione tecnica superiore con riferimento agli "istituti
tecnici superiori".