M5S: Ussai, mozione per riesame Aia e chiusura area a caldo Ferriera
(ACON) Trieste, 12 lug - COM/RCM - E' nel calendario dell'Aula
di mercoledì prossimo, 17 luglio, la mozione presentata dal
Movimento 5 Stelle che chiede alla Giunta regionale di dare
immediato avvio alla procedura di riesame dell'Autorizzazione
integrata ambientale (Aia) della Ferriera di Servola (Trieste)
per tutelare la salute dei cittadini e di fissare un puntuale e
stringente cronoprogramma per la dismissione dell'area a caldo
dell'impianto, prevedendo nel contempo strategie per la tutela
degli attuali livelli occupazionali, in collaborazione con i
ministeri competenti e l'autorità di sistema portuale.
"Siamo di fronte a una situazione che non vede la riconciliazione
tra risanamento ambientale e sviluppo economico dell'area
industriale - afferma il consigliere regionale Andrea Ussai,
primo firmatario della mozione - con disagi per la popolazione
che non diminuiscono. Si continua infatti a riscontrare la
presenza nell'ambiente e nelle abitazioni limitrofe di polveri,
odori e rumori fortemente impattanti sulla popolazione e non
compatibile con un'area densamente abitata, tanto che dal gennaio
2008 ci sono state più di 6.000 segnalazioni di allarme da parte
di cittadini e a settembre scorso il Consiglio regionale ha
accolto una petizione sottoscritta da 1200 cittadini che
chiedevano di attivare le procedure per la dimissione dell'area a
caldo.
"Il rapporto istituzionale tra l'azienda Siderurgica Triestina e
la Regione Friuli Venezia Giulia è stato costellato da una lunga
storia di diffide - ricorda Ussai -, culminata negli ultimi anni
con altre azioni che non hanno portato alla risoluzione dei
problemi legati alle emissioni di polveri, alla copertura dei
parchi minerari e all'impatto acustico".
Il consigliere pentastellato fa presenti le dichiarazioni del
presidente Fedriga e dell'assessore Roberti, prima di assumere
gli incarichi regionali, sull'Aia. Nonchè l'annuncio
dell'assessore all'Ambiente, Scoccimarro, in merito a un incontro
con Arvedi per trovare una strada che porti a obiettivi
soddisfacenti per tutti e chiudere l'area a caldo nel 2022. "Ci
auguriamo che, dopo tanti anni di parole - chiosa Ussai -, si
passi finalmente ai fatti, a partire dall'accoglimento della
nostra mozione".