Comitato controllo: approvato Rapporto legislazione regionale 2018
(ACON) Trieste, 16 lug - RCM - Il Rapporto sulla legislazione
della Regione per il 2018 monitora non solo l'attività
legislativa, ma anche le principali attività istituzionali svolte
dal Consiglio regionale. Il 2018 ha rappresentato l'anno di
passaggio tra l'XI legislatura (13 maggio 2013 - 21 maggio 2018)
e la XII, e tale circostanza ha influito in termini significativi
su molti aspetti dell'attività consiliare.
E' quanto ha spiegato il presidente del Comitato per la
legislazione, il controllo e la valutazione, Franco Iacop (Pd),
in occasione dell'approvazione, avvenuta all'unanimità, del
Rapporto stesso.
Dal documento si evince che la produzione legislativa diminuisce:
passa dalle 48 leggi approvate nel 2017 alle 31 del 2018. Il
saldo inteso come differenza tra leggi approvate e leggi
integralmente abrogate, registra un incremento di 18 leggi.
Diminuiscono, rispetto al 2017, il numero di articoli, da 838 a
467 (-45%) e il numero di commi, da 3.859 a 2.740 (-29%).
L'iniziativa legislativa consiliare segna un calo: dalle 19 leggi
approvate nel 2017, si passa a 10 leggi nel 2018. Anche il valore
percentuale, pari al 32% del totale, è inferiore a quello
registrato nel 2017 (39,6%). Le leggi di iniziativa giuntale
sono, invece, pari al 65% del totale. L'iniziativa mista (cioè le
leggi derivanti dal concorso di più progetti di legge di
iniziativa consiliare e giuntale) si attesta sul 3%, mentre
l'iniziativa popolare risulta assente.
Il 64% delle leggi è stato approvato entro 30 giorni
dall'assegnazione alla Commissione competente (la maggior parte
deriva da progetti di legge presentati dalla Giunta). La gran
parte dei progetti di legge è stata approvata in non più di 2
sedute sia in Commissione sia in Assemblea, anche se in questa
sede l'esame si è svolto prevalentemente in una sola seduta.
Quasi l'80% degli emendamenti è stato proposto in Aula.
La Giunta regionale ottiene, tanto in Commissione quanto in
Assemblea, le percentuali più elevate di accoglimento delle
proposte emendative (100% in Commissione e 96,8% in Assemblea)
mentre la maggioranza consiliare, tanto in Commissione quanto in
Assembla, ottiene l'approvazione di circa il 60% degli
emendamenti presentati. Per l'opposizione, l'approvazione
riguarda quasi il 17% in Commissione e quasi il 10% in Assemblea.
La gran parte delle leggi è stata approvata a maggioranza (81%),
mentre sono state approvate all'unanimità 6 leggi su 31, pari al
19% del totale.
Nel 2018, è stata prevista l'istituzione di 12 nuovi organismi
collegiali.
Per quanto attiene l'iniziativa legislativa, diminuisce il numero
dei progetti di legge presentati e si assiste a una significativa
inversione di tendenza rispetto al 2017, con una netta prevalenza
dell'iniziativa consiliare pari al 60% del totale (nel 2017
l'iniziativa consiliare e quella giuntale erano state quasi pari,
rispettivamente 51% e 49%). L'iniziativa popolare è assente anche
nel 2018. Tra i progetti di legge presentati di iniziativa
consiliare, sono nettamente prevalenti quelli della maggioranza.
Il 55% dei progetti di legge presentati nel 2018 è stato
approvato entro la fine dell'anno. I provvedimenti giacenti,
ovvero quei progetti di legge il cui iter non è mai iniziato in
Commissione, nemmeno con l'illustrazione, sono il 32% del totale
e sono ascrivibili per la maggior parte all'opposizione (53%).
I regolamenti dell'Esecutivo regionale approvati sono stati 82
(di cui 49 modificano o integrano precedenti provvedimenti), in
significativa flessione rispetto al 2017. La maggior parte
interessano il macro settore dello sviluppo economico.
Diminuisce il numero di atti di sindacato ispettivo presentati:
dai 571 del 2017 si passa a 260. Il tasso di evasione complessivo
della scorsa legislatura è stato del 54%. Il risultato migliore è
ottenuto dalle interrogazioni a risposta immediata (Iri), con un
tasso di evasione del 95%. Rispetto alle interpellanze e
interrogazioni presentate dal 22 maggio 2018, inizio XII
legislatura, il tasso di evasione complessivo al 28 febbraio 2019
è stato del 50%. Il risultato migliore è ottenuto dalle Iri, con
un tasso di evasione del 91%.
Anche nel 2018, mozioni e ordini del giorno su progetti di legge
continuano a essere le tipologie di atti di indirizzo politico
maggiormente utilizzate, anche se con valori diversi rispetto
all'anno precedente: nel 2018 diminuiscono le mozioni (46 contro
le 76 del 2017) e aumentano gli ordini del giorno sui progetti di
legge (219 contro i 134 del 2017). Rimane pressoché costante
rispetto al 2017 il numero dei voti alle Camere e al Governo (5
rispetto a 6 del 2017).
Nel corso del 2018 sono state presentate 6 nuove petizioni, in
materia di tutela ambientale e beni ambientali, di sanità, e di
enti locali e di lingue locali o minoritarie, ed una sola è stata
esaminata.
Diminuisce l'attività dell'Aula, sia in termini di sedute (65
contro le 73 del 2017), che di ore di lavoro (206 contro 235).
Rispetto all'attività delle Commissioni, nel 2018 sono diminuiti
il numero delle sedute (160 contro le 200 del 2017) e le ore di
attività (257 contro 343). Sono diminuiti in modo sensibile, in
particolare, il numero complessivo dei soggetti auditi (272
rispetto ai 405 del 2017) e il numero dei progetti di legge
esaminati in sede referente (33 rispetto a 66). E' altresì
diminuito, pur se in modo meno incisivo, il numero dei progetti
di legge esaminati in sede consultiva (39 rispetto a 44). E'
invece leggermente aumentato il numero dei pareri su atti della
Giunta (32 rispetto a 29). Riguardo agli altri organi del
Consiglio, nel 2018 rimangono sostanzialmente costanti le sedute
della Conferenza dei Capigruppo (32 contro 31) e della Giunta per
le nomine (8 rispetto a 7); diminuiscono le sedute dell'Ufficio
di presidenza (24 sedute contro 31) e quelle della Giunta per il
regolamento (1 seduta contro 3); aumentano invece le sedute della
Conferenza dei presidenti di Commissione (2 sedute contro 1) e
quelle della Giunta delle elezioni (7 sedute contro 2).
Nel 2018, inoltre, si registra una riduzione del numero di sedute
del Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione
(7 rispetto alle 11 del 2017); non sono state approvate nuove
clausole valutative (a fronte delle 8 inserite nel 2017) e, delle
clausole vigenti, due sono state modificate.
Il Consiglio regionale è direttamente coinvolto nel processo di
formazione del diritto e delle politiche dell'Unione europea, la
cosiddetta 'fase ascendente'. Ecco che la IV Commissione
consiliare ha adottato, il 16 ottobre 2018, la risoluzione n. 1
sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del
Consiglio sulla razionalizzazione delle misure per promuovere la
realizzazione della rete trans-europea dei trasporti - COM (2018)
277 final del 17 maggio 2018. Inoltre la legge regionale 10/2004
prevede l'emanazione annuale, da parte della Regione, della legge
europea regionale con cui dare immediata attuazione alle
direttive europee. La Relazione sullo stato di conformità
dell'ordinamento regionale agli atti dell'Ue per il 2018 riporta
che le Direzioni centrali regionali non hanno rappresentato
esigenze in merito a direttive da attuare nelle materie di
competenza regionale, né in merito a procedure di infrazione
aperte che richiedessero soluzione a livello legislativo.
Pertanto non si è proceduto, per il 2018, alla redazione della
legge regionale europea.
Infine, il contenzioso costituzionale: nel corso del 2018, su 31
leggi approvate ne sono state impugnate 3 dal Governo: la legge
regionale n. 3 'Norme urgenti in materia di ambiente, di energia,
di infrastrutture e di contabilità'; la n. 5 'Norme per il
sostegno e la valorizzazione del sistema informativo regionale';
la n. 12 'Disposizioni in materia di cultura, sport, risorse
agricole e forestali, risorse ittiche, attività venatoria e
raccolta funghi, imposte e tributi, autonomie locali e
coordinamento della finanza pubblica, funzione pubblica,
infrastrutture, territorio, ambiente, energia, attività
produttive, cooperazione, turismo, lavoro, biodiversità,
paesaggio, salute e disposizioni istituzionali'. Rispetto alla
situazione media del contenzioso Stato/Regioni nel 2018, il
Friuli Venezia Giulia ha visto impugnato il 10% delle leggi
approvate, in linea con la media di impugnazioni di tutte le
leggi regionali (10%). Mentre la Corte costituzionale ha definito
i contenziosi riguardanti 6 leggi regionali.
Il Rapporto sarà illustrato all'Aula, in una prossima seduta, dai
consiglieri Antonio Calligaris (Lega) e Ilaria Dal Zovo (M5S).
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)