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III e IV Comm: audizioni su depuratore Lignano

16.07.2019
19:38
(ACON) Trieste, 16 lug - RCM - Presiedenti e direttori del Consorzio acquedotto Friuli centrale (Cafc) e dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (Arpa FVG), oltre al sindaco del Comune di Lignano Sabbiadoro: sono i soggetti che la III e la IV Commissione consiliare presiedute rispettivamente da Ivo Moras (Lega) e Lorenzo Tosolini (Lega) hanno chiamato in audizione per parlare dell'assetto operativo dell'impianto di depurazione dei rifiuti della cittadina udinese.

Stando ai dati rilevati e in possesso della Regione - ha tenuto a sottolineare in apertura l'assessore Fabio Scoccimarro -, possiamo dire che il depuratore rispetta le norme, salvo delle problematiche contingenti che ogni volta sono state risolte. Perché se dobbiamo valutare l'operato tecnico del depuratore, dobbiamo dire che su base annua il lavoro è condotto correttamente. I controlli a mio parere sono fatti con professionalità, laddove c'è una richiesta di intervento avvengono sempre i dovuti campionamenti.

Il direttore tecnico-scientifico Franco Sturzi, accompagnato dal direttore generale Stellio Vatta, ha affermato che da parte di Arpa FVG c'è un'attenta attività storica di controllo sia del depuratore lignanese sia di tutta la Laguna di Grado e Marano, atto dovuto per legge che si traduce in presenza costante con interventi ufficiali ogni anno che permettono di verificare l'evoluzione dell'impianto nel tempo. E quando ci sono - come è avvenuto, non ha negato Sturzi - degli sforamenti oggetto di contestazioni, noi interveniamo per cercare le soluzioni di miglioramento. L'impianto di Lignano è molto importante, con il suo scarico a mare a 4 miglia dalla costa, e abbiamo punti di controllo che vengono fatti sistematicamente per analizzare lo stato dell'Alto Adriatico.

Come società Cafc - ha detto il presidente del Consorzio, Salvatore Benigno -, desideriamo essere cristallini in tema di funzionamento del depuratore della città di Lignano Sabbiadoro, impianto caratterizzato da una estrema complessità gestionale perché risente degli effetti della stagionalità del luogo, oltre alla sua alta valenza ambientale.

Al direttore generale del Cafc, Massimo Battiston, il compito di illustrare gli aspetti salienti del depuratore: ha la capacità di trattare la totalità dei reflui addotti dalla rete fognaria in tutto il periodo dell'anno; lo scarico delle acque depurate avviene in mare aperto; Cafc gestisce dal primo gennaio 2006 il depuratore e la rete fognaria lignanese, la quale è dotata di quattro sfioratori delle acque meteoriche (Punta Tagliamento, Biancure, via Lovato, Campilunghi) che recapitano in Laguna attraverso la rete della bonifica; la qualità dello scarico del depuratore è conforme alle prescrizioni autorizzative; mai si sono avuti casi di non balneabilità nelle acque del litorale di Lignano Sabbiadoro.

Dal2006, dunque - ha proseguito Battiston -, il Consorzio esegue i monitoraggi dei parametri di balneabilità presso la condotta di scarico a mare inviando gli esiti periodicamente ad Arpa e Regione.

Sempre dal direttore si è appreso che l'impianto biologico preesistente, denominato BIO1 aveva una portata nominale pari a 600 mc/h, mentre l'impianto biologico di nuova realizzazione, denominato BIO2, ha una portata nominale pari a 1200 mc/h ovvero è formato da due linee depurative di capacità paria a 600 mc/h cadauna. Dalla stagione estiva 2015, essendo completata la costruzione di una nuova sezione impiantistica (appunto la BIO2), Cafc ha costantemente garantito che l'intero flusso entrante in impianto fosse depurato attraverso trattamenti biologici.

Quanto alla disinfezione liquami, Battiston ha fatto sapere che nel 2017, con un decreto, pur in assenza di conclamate situazioni di rischio ma in considerazione della vicinanza delle zone di balneazione, è stato imposto il limite di 5.000 UFC/100 ml (Unità formanti colonia, l'unità di misura della concentrazione batterica utilizzata nelle analisi delle acque; UFC/100 ml indica la quantità di colonie di batteri presenti in 100 ml di acqua) per il parametro Escherichia Coli, limite precedentemente mai prescritto.

A seguito della costruzione del nuovo punto di campionamento diretto sulla condotta di scarico a mare, tutta la stagione estiva 2018, riportante le maggiori portate depurate, è stata caratterizzata dalla piena conformità dello scarico a mare. In quell'anno, l'unica non conformità rilevata da Arpa FVG riguarda uno sporadico caso relativo al 17 ottobre, per il quale il campionamento non è risultato completamente rappresentativo.

Infine il direttore ha parlato delle acque meteoriche, il cui recapito avviene nella Laguna di Grado e Marano. La sezione idrovore - ha spiegato - può essere attivata in occasione di interventi manutentivi straordinari che interessino o la condotta di scarico a mare o la sezione di sollevamento finale. In questo caso, vengono scaricate in Laguna le acque già depurate mediante il trattamento biologico e disinfettante. Qualora serva attivare questa modalità, il Consorzio effettua le comunicazioni preventive alla Regione e ad Arpa FVG. Negli ultimi anni, la procedura è stata impiegata due volte nel 2016 (dal 14 al 19 aprile e dal 16 al 18 giugno) e due volte nel 2017 (dal 15 al 16 marzo e dal 20 al 24 settembre).

In chiusura del suo intervento, Battiston ha accennato alla nuova progettazione per l'impianto, perché - ha sottolineato - stiamo ragionando per renderlo ancora più performante. Siamo costretti a cambiare il suo assetto processistico in continuazione.

Da parte sua, il sindaco Luca Fanotto ha rammentato che l'impianto di depurazione di Lignano fu realizzato nel 1974 dal Comune stesso secondo una scelta lungimirante e attenta all'ambiente. Fino all'86 scaricava in Laguna, poi la normativa è cambiata con il conseguente scarico a mare. E' un impianto che ha visto e continua a registrare vari interventi di miglioramento, non ultimo l'ampliamento con nuove vasche. Lignano - ha poi sottolineato - vive di turismo e non deve essere intaccata, nella sua immagine sul mercato, neppure dal punto di vista della depurazione delle sue acque e dei suoi rifiuti, una depurazione resa difficoltosa dalla pesante fluttuazione di presenze nei diversi periodi dell'anno, che passano da 7mila abitanti a 200mila, oltre ai milioni di turisti. Ma non ci devono essere ombre sulla funzionalità dell'impianto.

Le analisi fatte sui mitili - ha quindi voluto rimarcare - sono sistematicamente diverse rispetto a quelle fatte sulle acque di balneazione, perciò danno risultati diversi; non tenerne conto si traduce nel creare notizie allarmanti inesatte e ingiustificate verso cittadini e bagnanti.

Una rassicurazione è poi arrivata al consigliere Lippolis (Lega) sulla mancanza di emissioni maleodoranti dal depuratore, mentre al consigliere Honsell (OpenFVG) è stato spiegato che la scelta di scaricare a 4 miglia marine dalla costa è stata dettata da uno studio che ha dimostrato che a quella distanza le correnti non riportano a riva quanto versato in mare. Soddisfatta la Santoro (Pd) dal sapere che il depuratore è a norma e ritiene che il sistema di controlli e autorizzazioni non solo funzioni, ma dubitarne non è né utile né opportuno per l'intera regione. A farle eco, il presidente Moras. Di diverso avviso Sergo (M5S), il quale, dati alla mano, ha contestato alcuni episodi di sforamento e relativi all'inquinamento da Escherichia Coli, i metri cubi che l'impianto riesce effettivamente a depurare, il collaudo ancora da terminare, la procedura di valutazione di impatto ambientale (Via) per il progetto del BIO2. Da ultimo, Tosolini ha ribadito che l'ampliamento del depuratore è un'opera che va fatta e che si tratta di un impianto unico nel suo genere, dove si scarica materiale proveniente non solo da Lignano Sabbiadoro ma anche dalla pianura attraverso le acque del Cormor e dello Stella.

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)



Le Commissioni III e IV e gli auditi sul depuratore di Lignano (foto Acon)
Le Commissioni III e IV e gli auditi sul depuratore di Lignano (foto Acon)
Le Commissioni III e IV e gli auditi sul depuratore di Lignano (foto Acon)