Cr: ddl 51 sostegno siti regionali Unesco, relatore Bernardis (3)
(ACON) Trieste, 17 lug - RCM - "Il disegno di legge n. 51 ha
l'obiettivo di conservare, valorizzare e facilitare la fruizione
del patrimonio regionale inserito nella lista del patrimonio
mondiale culturale, anche immateriale e naturale, posto sotto la
tutela dell'Organizzazione delle nazioni unite per l'educazione,
la scienza e la cultura (Unesco), patrimonio che può costituire
un fattore di sviluppo creando una rete storico-culturale e
turistica tra i siti già riconosciuti. Un altro obiettivo è
quello di ampliare il numero dei siti Unesco sul territorio della
Regione, definendone la procedura".
Lo ha spiegato all'Aula il relatore unico del provvedimento,
Diego Bernardis (Lega), quando già la Commissione da lui
presieduta, la V, ha licenziato il testo all'unanimità.
"L'iniziativa legislativa - ha così detto ancora il consigliere -
definisce le finalità e le linee principali che vede coinvolti
soggetti pubblici e privati interessati a valorizzare e
conservare il bene Unesco, perciò prevede le procedure per
ottenere i finanziamenti a favore dei siti regionali culturali
già Unesco e di quelli nuovi".
In particolare, dopo il Capo I che introduce finalità e oggetto
del provvedimento, il Capo II - comprendente le disposizioni
relative al patrimonio culturale - elenca i siti regionali
Unesco, reca la disciplina dei documenti programmatici che i
soggetti gestori dei siti regionali culturali regionali Unesco
devono adottare per poter accedere ai finanziamenti regionali
(per soggetto gestore si intende il sindaco del Comune sul cui
territorio si trova il sito, o del Comune capofila, nel caso in
cui il sito insista sul territorio di più Comuni).
Nei programmi operativi dei siti - predisposti dal gestore del
sito regionale culturale Unesco secondo un processo partecipato
che coinvolge i soggetti pubblici e privati interessati alla
conservazione, valorizzazione e fruizione del sito - sono
indicate le priorità di intervento, le relative modalità
attuative e la quantificazione delle risorse finanziarie
necessarie, nonché le opportune forme di integrazione e
collegamento con strumenti normativi o amministrativi
complementari.
"A favore dei siti regionali culturali Unesco - ha sottolineato
Bernardis -, sono previsti finanziamenti annuali di conto
capitale importantissimi per gli enti per far fronte agli oneri
della gestione ordinaria e finanziamenti specifici concessi sulla
base di quanto previsto nell'ambito dei programmi operativi di
ciascun sito, ed è inserito un contributo per far fronte ai primi
oneri di gestione dei nuovi siti. Sul Fondo globale, è stato
posto un accantonamento di circa 1,2 milioni per il triennio
2019-2021".
Il sito Unesco "Zona archeologica e Basilica Patriarcale
Aquileia" è escluso dai finanziamenti previsti da questo ddl
poiché già finanziato dalla Fondazione Aquileia.
Il Capo III reca le disposizioni relative al patrimonio culturale
immateriale: è garantita la massima partecipazione della
collettività nei processi di gestione del patrimonio culturale
immateriale della Regione e sono previste le misure di sostegno
che la Regione intende garantire per la conservazione,
valorizzazione e fruizione.
Il Capo IV comprende disposizioni comuni al patrimonio culturale:
in particolare, si prevede l'istituzione di un'apposita struttura
costituita da specifiche professionalità, nell'ambito della
Direzione centrale Cultura, per garantire il necessario supporto
tecnico operativo per la conservazione, la valorizzazione e la
fruizione del patrimonio mondiale culturale, anche immateriale, e
per il sostegno ai progetti di inserimento di nuovi beni nella
lista del patrimonio mondiale culturale dell'Unesco.
Inoltre è definita la procedura per la presentazione di nuove
candidature per ottenere l'inserimento nella lista Unesco, mentre
una norma transitoria consente di proseguire l'iter dell'unico
progetto che è stato presentato alla Commissione di valutazione e
che si trova quindi in una fase avanzata dell'iter: si tratta del
progetto di candidatura transfrontaliera del paesaggio rurale
Collio (Italia)-Brda (Slovenia) tra Isonzo e Judrio. "Che ora
potrebbe essere rinominato Terrazzamenti di Brda/Collio/Cuei", ha
suggerito Bernardis pronunciando il nome Collio in sloveno,
italiano e friulano.
Il Capo V contiene le disposizioni relative al patrimonio
naturale ed elenca i siti naturali regionali tutelati
dall'Unesco. Anche il sito naturale Dolomiti Unesco è escluso dai
contributi previsti dal disegno di legge, in quanto finanziato
attraverso altre disposizioni regionali.
Nel Capo VI le disposizioni transitorie e finali, tra cui la
specifica, prevista da un emendamento a firma dell'assessore
Tiziana Gibelli - che ha spiegato di aver raccolto una richiesta
del consigliere Sergio Bolzonello avvenuta in V Commissione - che
la Regione assicura la valorizzazione dei siti regionali Unesco
anche avvalendosi dell'Agenzia PromoTurismoFVG.
Faccio presente - ha chiosato Bernardis - che la concessione dei
finanziamenti sarà decisa dalla Giunta regionale sulla base di un
programma operativo annuale con proiezione triennale, verificato
che tali programmi siano coerenti con i rispettivi Piani di
gestione dei vari siti.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)
(segue)