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Cr: ddl 51 sostegno siti regionali Unesco, relatore Bernardis (3)

17.07.2019
13:43
(ACON) Trieste, 17 lug - RCM - "Il disegno di legge n. 51 ha l'obiettivo di conservare, valorizzare e facilitare la fruizione del patrimonio regionale inserito nella lista del patrimonio mondiale culturale, anche immateriale e naturale, posto sotto la tutela dell'Organizzazione delle nazioni unite per l'educazione, la scienza e la cultura (Unesco), patrimonio che può costituire un fattore di sviluppo creando una rete storico-culturale e turistica tra i siti già riconosciuti. Un altro obiettivo è quello di ampliare il numero dei siti Unesco sul territorio della Regione, definendone la procedura".

Lo ha spiegato all'Aula il relatore unico del provvedimento, Diego Bernardis (Lega), quando già la Commissione da lui presieduta, la V, ha licenziato il testo all'unanimità.

"L'iniziativa legislativa - ha così detto ancora il consigliere - definisce le finalità e le linee principali che vede coinvolti soggetti pubblici e privati interessati a valorizzare e conservare il bene Unesco, perciò prevede le procedure per ottenere i finanziamenti a favore dei siti regionali culturali già Unesco e di quelli nuovi".

In particolare, dopo il Capo I che introduce finalità e oggetto del provvedimento, il Capo II - comprendente le disposizioni relative al patrimonio culturale - elenca i siti regionali Unesco, reca la disciplina dei documenti programmatici che i soggetti gestori dei siti regionali culturali regionali Unesco devono adottare per poter accedere ai finanziamenti regionali (per soggetto gestore si intende il sindaco del Comune sul cui territorio si trova il sito, o del Comune capofila, nel caso in cui il sito insista sul territorio di più Comuni).

Nei programmi operativi dei siti - predisposti dal gestore del sito regionale culturale Unesco secondo un processo partecipato che coinvolge i soggetti pubblici e privati interessati alla conservazione, valorizzazione e fruizione del sito - sono indicate le priorità di intervento, le relative modalità attuative e la quantificazione delle risorse finanziarie necessarie, nonché le opportune forme di integrazione e collegamento con strumenti normativi o amministrativi complementari.

"A favore dei siti regionali culturali Unesco - ha sottolineato Bernardis -, sono previsti finanziamenti annuali di conto capitale importantissimi per gli enti per far fronte agli oneri della gestione ordinaria e finanziamenti specifici concessi sulla base di quanto previsto nell'ambito dei programmi operativi di ciascun sito, ed è inserito un contributo per far fronte ai primi oneri di gestione dei nuovi siti. Sul Fondo globale, è stato posto un accantonamento di circa 1,2 milioni per il triennio 2019-2021".

Il sito Unesco "Zona archeologica e Basilica Patriarcale Aquileia" è escluso dai finanziamenti previsti da questo ddl poiché già finanziato dalla Fondazione Aquileia.

Il Capo III reca le disposizioni relative al patrimonio culturale immateriale: è garantita la massima partecipazione della collettività nei processi di gestione del patrimonio culturale immateriale della Regione e sono previste le misure di sostegno che la Regione intende garantire per la conservazione, valorizzazione e fruizione.

Il Capo IV comprende disposizioni comuni al patrimonio culturale: in particolare, si prevede l'istituzione di un'apposita struttura costituita da specifiche professionalità, nell'ambito della Direzione centrale Cultura, per garantire il necessario supporto tecnico operativo per la conservazione, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio mondiale culturale, anche immateriale, e per il sostegno ai progetti di inserimento di nuovi beni nella lista del patrimonio mondiale culturale dell'Unesco.

Inoltre è definita la procedura per la presentazione di nuove candidature per ottenere l'inserimento nella lista Unesco, mentre una norma transitoria consente di proseguire l'iter dell'unico progetto che è stato presentato alla Commissione di valutazione e che si trova quindi in una fase avanzata dell'iter: si tratta del progetto di candidatura transfrontaliera del paesaggio rurale Collio (Italia)-Brda (Slovenia) tra Isonzo e Judrio. "Che ora potrebbe essere rinominato Terrazzamenti di Brda/Collio/Cuei", ha suggerito Bernardis pronunciando il nome Collio in sloveno, italiano e friulano.

Il Capo V contiene le disposizioni relative al patrimonio naturale ed elenca i siti naturali regionali tutelati dall'Unesco. Anche il sito naturale Dolomiti Unesco è escluso dai contributi previsti dal disegno di legge, in quanto finanziato attraverso altre disposizioni regionali.

Nel Capo VI le disposizioni transitorie e finali, tra cui la specifica, prevista da un emendamento a firma dell'assessore Tiziana Gibelli - che ha spiegato di aver raccolto una richiesta del consigliere Sergio Bolzonello avvenuta in V Commissione - che la Regione assicura la valorizzazione dei siti regionali Unesco anche avvalendosi dell'Agenzia PromoTurismoFVG.

Faccio presente - ha chiosato Bernardis - che la concessione dei finanziamenti sarà decisa dalla Giunta regionale sulla base di un programma operativo annuale con proiezione triennale, verificato che tali programmi siano coerenti con i rispettivi Piani di gestione dei vari siti.

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)

(segue)



Diego Bernardis (Lega) relatore del ddl n. 51 (foto Acon)
Il consigliere regionale della Lega Diego Bernardis prende la parola in Aula (foto Acon)