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Citt: Liguori, sbagliato sottovalutare i Centri assistenza primaria

17.07.2019
15:59
(ACON) Trieste, 17 lug - COM/CMC - "Sono molto preoccupata perché l'assessore alla Salute, Riccardi, non ha fornito i dati richiesti, ma ha fatto riferimento a dati vecchi, risalenti al 2017, e ha derubricato l'attività dei Centri di assistenza primaria a meri 'poliambulatori subdistrettuali per un ampliamento dell'offerta oraria e di servizi non governata e non indirizzata'. Sbaglia, perché svolgono un ruolo fondamentale affinché il medico di famiglia e lo specialista ambulatoriale non lavorino separatamente e i pazienti non ricorrano a ricoveri ospedalieri non appropriati e non utili alla qualità della loro vita".

E' il commento della consigliera regionale Simona Liguori (Cittadini) alla risposta avuta dalla Giunta alla sua interrogazione urgente sull'avvio dei Centri di assistenza primaria (Cap) e i risultati del monitoraggio sulle attività svolte al 31 dicembre 2018.

"Lo scopo della Regione, dopo aver investito per mettere in piedi questo servizio - prosegue Liguori -, dovrebbe essere quello di creare le condizioni non solo affinché continui a funzionare bene laddove funziona, ma anche e soprattutto affinché il servizio venga efficientato anche dove finora ha stentato a partire, perché tutti i cittadini hanno diritto di ricevere un servizio di pari livello e non ci possono essere cittadini di serie A o B. In ogni caso, spero che i dati relativi al 2018 siano messi a disposizione il prima possibile e si possa avviare un confronto in III Commissione".

"Oggi - ha continuato la consigliera - sono state portate in Aula le esigenze delle persone con malattie croniche che richiedono un'assistenza a medio/lungo termine, per le quali gli ospedali per acuti non forniscono risposte assistenziali adeguate alla qualità della loro vita. L'interrogazione era volta a comprendere il funzionamento dei Cap che la legge nazionale Balduzzi ha istituito per rafforzare le cure territoriali, prevedendo che accanto al medico di famiglia vi siano specialisti, infermieri, psicologi. Ricordiamo che dove i Cap sono a pieno regime vi è un gradimento da parte degli utenti che possono evitare di ricorrere all'ospedale, quando non è necessario, ricevendo in questi Centri prelievi del sangue, esami di diagnostica di base (ecografie, elettrocardiogrammi, spirometrie, etc), visite specialistiche.

"Sono all'ordine del giorno segnalazioni da parte di persone ammalate costrette a recarsi al Pronto soccorso anche quando il codice di gravità a loro assegnato attesta che potrebbero ricevere quelle stesse cure dal medico di famiglia o dal distretto sanitario. Si registrano, altresì, le richieste dei medici di famiglia di avere contatti diretti con i medici specialisti per poter condividere le cure più appropriate per i loro utenti".



La consigliera regionale Simona Liguori (Cittadini)