Patto: Moretuzzo, norma deroghe Piano tutela acque irragionevole
(ACON) Trieste, 17 lug - COM/RCM - A breve ci saranno nuove
proposte del Gruppo consiliare di Patto per l'Autonomia per
tutelare la ricchezza dei corsi d'acqua naturali del Friuli
Venezia Giulia.
Li ha preannunciati il presidente stesso, Massimo Moretuzzo, in
Aula, dove ha ricordato che "la Consulta, il 7 maggio scorso, ha
dichiarato incostituzionale il comma 1, articolo 7, della legge
regionale 12/2018 che permetteva alcune deroghe al Piano
regionale di tutela delle acque per le istanze di derivazione
d'acqua presentate prima dell'approvazione del Piano stesso. Si
tratta di una previsione la cui irragionevolezza avevamo
denunciato da tempo, sino ad arrivare a proporre, lo scorso
aprile, uno specifico emendamento che andava nello stesso senso
della recente sentenza".
Moretuzzo ha interrogato l'assessore all'Ambiente, Fabio
Scoccimarro, per sapere come la Regione intenda adeguarsi alla
sentenza della Corte costituzionale.
"Evidentemente la Giunta non è stata in grado di cogliere
l'urgenza del nostro provvedimento. Il risultato è che sono ben
otto le istanze di derivazione che sono state concesse in virtù
di una norma eccessivamente permissiva, ora giudicata
incostituzionale e su cui non si potrà più tornare indietro. Ci
auguriamo - conclude Moretuzzo - che, cessata l'efficacia di tale
comma 1 dal 27 giugno 2019 (ossia dal giorno successivo alla
pubblicazione in Gazzetta della sentenza), le 78 istanze di
derivazione su corsi d'acqua superficiali, tuttora in
istruttoria, siano valutate dall'amministrazione regionale con
l'attenzione che ci è stata promessa oggi in Aula".