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Patto: Moretuzzo, norma deroghe Piano tutela acque irragionevole

17.07.2019
16:34
(ACON) Trieste, 17 lug - COM/RCM - A breve ci saranno nuove proposte del Gruppo consiliare di Patto per l'Autonomia per tutelare la ricchezza dei corsi d'acqua naturali del Friuli Venezia Giulia.

Li ha preannunciati il presidente stesso, Massimo Moretuzzo, in Aula, dove ha ricordato che "la Consulta, il 7 maggio scorso, ha dichiarato incostituzionale il comma 1, articolo 7, della legge regionale 12/2018 che permetteva alcune deroghe al Piano regionale di tutela delle acque per le istanze di derivazione d'acqua presentate prima dell'approvazione del Piano stesso. Si tratta di una previsione la cui irragionevolezza avevamo denunciato da tempo, sino ad arrivare a proporre, lo scorso aprile, uno specifico emendamento che andava nello stesso senso della recente sentenza".

Moretuzzo ha interrogato l'assessore all'Ambiente, Fabio Scoccimarro, per sapere come la Regione intenda adeguarsi alla sentenza della Corte costituzionale.

"Evidentemente la Giunta non è stata in grado di cogliere l'urgenza del nostro provvedimento. Il risultato è che sono ben otto le istanze di derivazione che sono state concesse in virtù di una norma eccessivamente permissiva, ora giudicata incostituzionale e su cui non si potrà più tornare indietro. Ci auguriamo - conclude Moretuzzo - che, cessata l'efficacia di tale comma 1 dal 27 giugno 2019 (ossia dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta della sentenza), le 78 istanze di derivazione su corsi d'acqua superficiali, tuttora in istruttoria, siano valutate dall'amministrazione regionale con l'attenzione che ci è stata promessa oggi in Aula".



I consiglieri regionali di Patto per l'Autonomia, Moretuzzo e Bidoli, in Aula (foto Acon)