Lega: Bordin, no a farmaci blocca-pubertà
(ACON) Trieste, 17 lug - COM/CMC - "Non una posizione
ideologica, bensì una proposta di buonsenso nell'interesse
esclusivo della salute dei bambini e delle bambine del Friuli
Venezia Giulia, ma in generale di tutta l'Italia".
Lo dichiara il capogruppo della Lega in Consiglio regionale,
Mauro Bordin, in seguito all'approvazione a maggioranza della
mozione sui farmaci blocca-pubertà, somministrati ad adolescenti,
in stadio puberale Tanner 2-3, affetti da disforia di genere,
allo scopo di provocare loro un blocco dello sviluppo puberale.
In particolare, Bordin afferma: "Esprimiamo contrarierà
all'utilizzo di questo farmaco visto che a oggi mancano dei
sufficienti studi clinici, soprattutto in merito ai possibili
effetti negativi a lunga scadenza e perchè bloccare la pubertà
farmacologicamente potrebbe provocare un disallineamento fra lo
sviluppo fisico e quello cognitivo del minore, compromettendo la
definizione morfologica e funzionale di quelle parti del cervello
che contribuiscono alla strutturazione dell'identità sessuale
insieme con i fattori ambientali ed educativi.
"Su una materia così complessa - continua l'esponente di
maggioranza - reputo indispensabile agire seguendo il principio
di precauzione, soprattutto quando si tratta della salute dei
bambini e di casi così delicati. Inoltre, in virtù del fatto che
sull'utilizzo di questi farmaci blocca-pubertà non vi sono
certezze scientifiche, è necessario che la politica faccia la sua
parte e prenda una posizione per valutare l'opportunità che si
continui o meno a somministrare questi farmaci.
"Infine - conclude Bordin - con questa mozione abbiamo impegnato
la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo affinché venga
interdetta, sul territorio nazionale, la somministrazione dei
farmaci blocca-pubertà ad adolescenti con l'obiettivo di
impedirne lo sviluppo puberale".