Cr: ddl n. 55, assestamento, relatore di minoranza Cosolini (6)
(ACON) Trieste, 23 lug - RCM - Il disegno di legge n. 55 di
Assestamento al bilancio per gli anni 2019-2021 dispone di 94
milioni di euro derivanti dall'avanzo finale e movimenta in
totale 155 mln. Una parte importante di queste risorse, pari a
oltre 32 mln, è però accantonata ed è rimasta al vaglio della
Giunta regionale sino al giorno prima dell'esame del
provvedimento in Aula: questo metodo di lavoro ci lascia
piuttosto contrariati.
Così la riflessione del primo relatore di minoranza del ddl 55,
Roberto Cosolini (Pd), che incalza sul fatto che anche questa
volta le Commissioni, e dunque l'intero Consiglio regionale,
maggioranza inclusa, hanno lavorato sulla base di un quadro
parziale, poi modificato. Ciò vuol dire da una parte sottrarre le
scelte a un confronto vero, dall'altra aver basato le valutazioni
su un testo molto provvisorio in quanto mancante di 32 mln.
Accanto a cospicue aggiunte di risorse su capitoli che
storicamente vengono rimpinguati con gli assestamenti del periodo
estivo, e che in linea di massima possiamo considerare di
ordinaria amministrazione e sui quali siamo concordi (ad esempio
i settori del turismo, del sostegno alle imprese e della cultura)
- afferma l'esponente del Pd -, si rilevano maggiori stanziamenti
su capitoli relativi a provvedimenti avviati nella precedente
legislatura che evidentemente non erano poi così sbagliati, come
l'intervento per l'acquisto delle bici a pedalata assistita e
l'aumento del Fondo per l'edilizia scolastica.
Rimangono delle criticità rilevanti - fa presente ancora Cosolini
-, che avevamo già evidenziato in sede di approvazione della
legge di stabilità: mi riferisco al tema dell'edilizia, che
neppure con le risorse estive trova una risposta; rimangono a
zero i contributi per i cittadini per il recupero di edifici e
per l'efficientamento energetico, scarsi quelli per la prima casa
e per la legge 2/2000 per le opere dei Comuni. Anche
sull'edilizia scolastica ci aspettavamo qualcosa di più. In
generale, quindi, gli investimenti sull'edilizia escono ancora
ridimensionati.
Per quanto attiene le risorse assegnate agli enti locali, per il
relatore di minoranza "si evidenzia ancora una volta la grande
confusione della maggioranza e della Giunta regionale in materia,
denotando una decisa mancanza di idee (se non nel furore
ideologico di voler cancellare quanto fatto dalla Giunta
precedente sulle Uti e in materia di politiche immigratorie), e
intervenendo senza una macro visione del futuro del sistema delle
autonomie locali, con la prospettiva che ogni Comune si dovrà
arrangiare da solo e mettendo definitivamente da parte una
visione strategica associata".
Su due previsioni Cosolini ha, poi, espresso una contrarietà di
fondo: la prima è quella che prevede i requisiti di cittadinanza
e di residenza da almeno 5 anni per accedere alle misure di
contrasto alla povertà fornite dai servizi sociali dei Comuni; la
seconda riguarda i 200mila euro destinati alla diocesi di Trieste
per la realizzazione di un convegno e di eventi formativi e
informativi destinati all'approfondimento del rapporto tra
scienza e fede, per di più con la possibilità, anomala, di
riconoscere spese sostenute prima dell'entrata in vigore della
legge e del conseguente iter di presentazione della domanda.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)
(segue)