Pd: Bolzonello, riforma Ater massacra territori e moltiplica poltrone
(ACON) Trieste, 23 lug - COM/CMC - "La riforma delle Ater
massacra i territori, continuando a penalizzare Pordenonese e
Isontino, e moltiplica le poltrone, riportando i cda al posto
degli amministratori. Il tutto fatto con il metodo che ormai
contraddistingue la giunta Fedriga, blitz che escludono una vera
condivisione".
A dirlo è il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Sergio
Bolzonello, commentando la calendarizzazione d'urgenza per
approvare il ddl 56 "Ordinamento delle Aziende territoriali per
l'edilizia residenziale, nonché modifiche alla legge regionale
1/2016 in materia di edilizia residenziale pubblica".
"La richiesta di urgenza è l'ennesima follia della Giunta in
sfregio al ruolo del Consiglio e dei consiglieri. Nelle ripetute
riunioni dei capigruppo, per fissare i lavori dell'Aula e
calendarizzare le leggi da approvare, non è mai stata fatta
menzione dell'urgente necessità di intervenire sulle Ater.
Comunicarlo oggi in Consiglio, in apertura della sessione di
assestamento, non fa altro che confermare l'improvvisazione con
la quale opera il centrodestra".
Secondo Bolzonello, "è incredibile come la maggioranza e la
Giunta regionale, dopo due Omnibus di fila, si siano dimenticati
dell'imminente scadenza dei direttori dell'Ater e ora si corra ai
ripari con una legge raffazzonata e non meditata che va a colpire
duramente i territori".
"Per quanto possibile commentare nel merito una legge che ci è
stata consegnata durante i lavori d'Aula sull'assestamento (con
una email inviata alle 10.22) - prosegue Bolzonello -, appare
evidente come con un colpo unico la Giunta Fedriga spazzi via
l'Alto Friuli mettendolo 'sotto' il controllo di Udine e tolga
autonomia alle Ater di Pordenone e Gorizia che perderanno il
direttore e saranno costrette a fare riferimento a Udine e
Trieste. E non si pensi che i cda possano in qualche modo
compensare questa situazione. Insomma, un duro colpo per il
pordenonese che perde autonomia e anche all'isontino che continua
a essere depredato".
Infine, conclude il capogruppo dem: "Anche sui costi, siamo di
fronte a una situazione imbarazzante, un vero poltronificio.
Passiamo da zero poltrone, attualmente sono i direttori generali
dipendenti interni ad amministrare le Ater, a quattro cda per
piazzare altri membri della corte di Fedriga".