Patto: Moretuzzo, disparità di trattamento tra minoranze linguistiche
(ACON) Trieste, 25 lug - COM/CMC - "La disparità di trattamento
tra le diverse minoranze linguistiche della regione, messa in
atto dalla maggioranza regionale, è inammissibile".
A dirlo è il capogruppo del Patto per l'Autonomia Massimo
Moretuzzo, dopo la concessione, realizzata con un emendamento
presentato dalla Giunta, di un finanziamento di 50 mila euro agli
enti e alle organizzazioni della minoranza slovena per
organizzare un programma di eventi, di manifestazioni culturali e
di studio per favorire la conoscenza delle lingue e delle culture
tutelate dalla legge statale 482/99, in occasione del suo
ventennale.
"Leggendo l'emendamento abbiamo pensato a una svista e abbiamo
quindi proposto una modifica chiedendo un trattamento analogo per
le minoranze friulana e germanofona della regione - sottolinea
Moretuzzo -, anch'esse riconosciute e tutelate dalla 482 al pari
della lingua slovena. La maggioranza, con nostra grande sorpresa,
ha però rifiutato categoricamente di parificare le varie
minoranze, votando compatta contro il nostro emendamento. Ciò
significa che friulani e tedeschi non saranno sostenuti
economicamente dalla Regione per le attività poste in essere per
celebrare il ventennale di una legge importantissima, che ha
sancito il valore della ricchezza linguistica del nostro
territorio".
Il consigliere Moretuzzo continua denunciando che: "Il fatto
diventa ancor più grave perché, nello stesso emendamento,
proponevamo altresì di concedere un finanziamento straordinario
di 40 mila euro all'Agenzia regionale per la lingua friulana per
il supporto organizzativo e tecnico scientifico alla
realizzazione della terza Conferenza regionale di verifica e di
proposta sull'attuazione della legge regionale 29/2007 che
tutela, valorizza e promuove la lingua friulana, delle iniziative
correlate e per la redazione degli atti finali della Conferenza".
"Anche in questo caso - conclude Moretuzzo - il contributo è
arrivato, ma solo per l'analoga Conferenza per la lingua slovena.
Dai banchi della maggioranza non si è alzata nessuna voce a
difesa di un diritto costituzionale. Che senso ha giurare in
friulano e in tedesco all'atto dell'insediamento in Consiglio
regionale, se poi non si muove un dito quando c'è da difendere le
nostre lingue e culture?".