Comuni gemellati in FVG e Istria: Zanin a convegno a Manzano
(ACON) Trieste, 27 lug - MPB - I gemellaggi tra Comuni punto di
forza nella progettualità europea.
Se ne è parlato a Manzano al convegno "Istria e Friuli Venezia
Giulia: sviluppo e progettualità europea tra Comuni Gemellati"
organizzato dal Comune nell'antico Folledor Boschetti Della
Torre, con la partecipazione della Commissione paritetica tra
Manzano e l'istriana Albona/Labin, e con il patrocinio del
Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia - qui rappresentato
dal suo presidente Piero Mauro Zanin -, insieme con i Comuni di
Aquileia, gemellato con Pirano/Piran, di Duino Aurisina con
Buie/Buje e di Tricesimo con Pinguente/Bizet, presenti anche i
sindaci di Albona e di Dignano d'Istria /Vodnjan. A dare il
benvenuto a tutti il sindaco Piero Furlani.
Quella che si apre - ha sottolineato il presidente del Consiglio
regionale Piero Mauro Zanin - è una prospettiva di collaborazione
che parte dal basso, dai comuni gemellati, per poter mettere in
campo progettualità comuni di sistema, non singole, che
intercettino gli interessi delle strategie della prossima
programmazione comunitaria 2021-2027.
Su questo ci sarà la regia della Regione Friuli Venezia Giulia
che - ha ricordato Zanin - ha ricominciato a tessere i rapporti
con la Regione Istriana anche nel recente viaggio di una
delegazione del Consiglio regionale (lo scorso 15 luglio
l'incontro a Pisino anche con il presidente della Regione
Litoraneo-montana) trovando in quelle amministrazioni grandissimo
interesse a collaborare per creare sviluppo su territori che
hanno storicamente un'appartenenza comune, che per centinaia
d'anni fino alla seconda guerra mondiale hanno avuto consuetudini
e relazioni costituendo un crocevia omogeneo.
Un lavoro non finalizzato all'interesse puntuale delle due
regioni, bensì a costruire progetti che abbiano la capacità di
diffondere il benessere su ambedue le comunità regionali.
La sfida, allora, che viene dal convegno - secondo il presidente
del Consiglio - è proprio quella di creare una rete tra le realtà
gemellate per costruire gli assi strategici della collaborazione
transfontaliera, e gli enti locali - ha sottolineato Zanin -
vanno aiutati a superare la frammentazione della progettualità.
La cerniera che unisce situazioni transfrontaliere facendone
comunità potenzialmente unite è costituita - ha aggiunto - dalle
minoranze presenti su ambedue i territori. E questa è anche la
risposta per far sopravvivere questa Europa, che nella dimensione
dei popoli e delle comunità trova la sua anima e funzione.
Così per Zanin occorre riconoscere la "reputazione" della
capacità di collaborazione delle nostre genti, e lavorare in
termini di "restituzione" sul lungo periodo del progresso
potenziale dei progetti che si realizzano.
La riflessione che si è sviluppata durante il convegno ha potuto
contare sui contributi tecnici del direttore di IFORMEST Ivan
Curzolo e dell'esperto di Politiche Comunitarie Giorgio Tessarolo
e sull'esperienza di chi vive il rapporto e la rappresentanza
delle comunità locali, come Tamara Brussich vicepresidente e
dell'Assemblea della Regione Istriana e Franco Brussa presidente
dell'Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle
Regioni d'Europa.
L'Istria, Regione a statuto bilingue, da quando nel 1998 ha
firmato con il FVG il Protocollo di collaborazione, ha
realizzato in comune 50 progetti internazionali in un gran numero
di settori diversi, ha spiegato la Brussich facendo il punto
della progettualità in corso e degli obiettivi futuri.
Per Franco Brussa i gemellaggi sono base e ponte per costruire
progetti la cui valenza è ben più ampia, e l'esperienza dei
Comuni gemellati può ridare vigore all'idea su cui è nata
l'Europa, come insieme di realtà e autonomie locali da cui
ripartire per recuperare anche un'idea di servizio che la
politica deve fare propria.
A partire da quanto fatto nella programmazione comunitaria del
settennato 2014-2020 da Curzolo è venuta una serie di
informazioni in merito all'impostazione della programmazione
comunitaria per il periodo 2021-2027, per utilizzare la quale
occorre cominciare a lavorare fin da subito, ha avvertito il
direttore di INFORMEST parlando di finanziamenti e interventi per
responsabilizzare la partecipazione ai programmi. L'Agenzia si è
anche dichiarata disponibile ad affiancare gli enti locali per
supportarne la partecipazione ai vari tavoli, posto che essi sono
l'osservatorio privilegiato per poter incidere a livello
strategico nei programmi di cooperazione, e per questo un loro
ruolo rafforzato risulta essenziale.
Sullo sfondo di una ricostruzione storica dell'andamento dello
sviluppo della cooperazione e delle relazioni internazionali da
parte della Regione, Giorgio Tessarolo ha analizzato contenuti e
criticità. Per attuare una vera collaborazione fra realtà serve
una reciproca conoscenza, ha detto, ed è importante non
dimenticare le nostre radici. Da qui anche il suo auspico che
imprenditori del FVG investano in Istria, puntando non solo su
progetti materiali, perché anche quelli immateriali possono avere
concreti riverberi.
(immagini alle tv; foto su www.consiglio.regione.fvg.it)