Cr: ddl 56 Ater, relatore minoranza Sergo (7)
(ACON) Trieste, 29 lug - RCM - Già in IV Commissione consiliare
abbiamo voluto capire il perché della reintroduzione dei Consigli
di amministrazione (Cda) nelle Ater, le vere motivazioni che
stanno alla base di questa decisione, ma le risposte non ci hanno
convinti.
Così il secondo relatore di minoranza, il pentastellato Cristian
Sergo, sul ddl n. 56 sull'ordinamento delle Aziende territoriali
per l'edilizia residenziale. Il consigliere è tornato a chiedere
il perché prevedere 4 Aziende e 2 Cda e ha fatto un parallelismo
con un'altra riforma di Aziende, quelle sanitarie, chiedendo se
evidentemente si crede sia più facile gestire la sanità regionale
con 3 Aas piuttosto che le politiche abitative, per le quali si
afferma la necessità di 4 Ater.
Si sostiene poi che si vuole più vicinanza con i territori e
invece si passa da 5 direttori a 2, ai quali c'è chi vorrebbe
assegnare anche l'edilizia scolastica - fa presente Sergo -. Ma
se si vuole davvero essere più vicini ai problemi dei cittadini,
allora perché non considerare di introdurre nei Cda dei
rappresentanti degli inquilini.
Il consigliere ha rilevato che dalla riforma dell'allora Giunta
Tondo del 2012, passando per la legge regionale 1/2016 sui
direttori delle Ater, al 2019 i problemi sono rimasti sempre gli
stessi. Allora sarebbe interessante e utile conoscere i dati
sull'andamento degli alloggi sfitti in questi ultimi anni per
poter capire se davvero l'introduzione dei Cda possa essere una
risposta ai cittadini almeno per quel tema, capire se avere un
direttore al posto di un Cda abbia portato a un aumento degli
alloggi sfitti oppure no.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)
(segue)