Pd: Ater, ignorato appello di oltre 50 amministratori del pordenonese
(ACON) Trieste, 30 lug - COM/MPB - "L'impoverimento del
pordenonese messo in atto dalla Giunta Fedriga è un evidenza
contro la quale il territorio, attraverso sindaci e
amministratori locali, ha fatto sentire la propria voce.
Purtroppo, chi professava l'ascolto come un mantra, non ha
considerato minimamente l'appello di oltre 50 amministratori
locali di fermare l'approvazione della legge di riforma delle
Ater che ha spogliato il Friuli occidentale, annettendola di
fatto a Udine".
A dirlo sono il capogruppo del Pd, Sergio Bolzonello e i
consiglieri regionali del Pd, Nicola Conficoni e Chiara Da Giau
commentando l'approvazione del ddl 56 "Ordinamento delle Aziende
territoriali per l'edilizia residenziale, nonché modifiche alla
legge regionale 1/2016 in materia di edilizia residenziale
pubblica".
Con un appello al Consiglio regionale, sottoscritto da oltre 50
amministratori locali solo nell'area del pordenonese, i sindaci
hanno manifestato la "propria contrarietà alle proposte di
modifica della normativa relativa alle Aziende territoriali per
l'edilizia residenziale (Ater) e contestano fortemente la
mancanza di ascolto dei territori e degli amministratori prima
dell'assunzione di qualunque decisione su questo tema", si legge
nel testo che poi è stato portato dai gruppi di opposizione, Pd,
Cittadini e Open FVG, in Aula durante il dibattito della stessa
legge.
I gruppi, così come i sindaci e non solo che hanno firmato
l'appello, contestano l'introduzione dei cda, l'eliminazione
della figura del direttore Ater di Pordenone (così come quello di
Gorizia) e l'annessione della direzione sotto Udine. Inoltre, la
preoccupazione degli amministratori è anche sul fatto che "con
l'introduzione del cda si sminuisce il ruolo dei tavoli
territoriali vero luogo del confronto politico per la raccolta e
la traduzione in scelte delle esigenze delle comunità", si legge
ancora nell'appello.
"Durante la discussione - commentano i tre consiglieri dem
pordenonesi - è emerso in maniera evidente come il territorio
della Destra Tagliamento, esca fortemente svilito e
ridimensionato. È stato chiarito come il direttore a scavalco
risponderà unicamente a Udine e il cda di Pordenone, che non
compensa in alcun modo la mancanza del direttore, non avrà alcun
potere nei suoi confronti. A tutti gli amministratori che hanno
aderito all'appello trasversalmente e senza guardare a colori
politici, nonostante i tempi strettissimi imposti dal
centrodestra, va il nostro ringraziamento. Il rammarico resta per
il fatto che quella che doveva essere la Giunta dell'ascolto,
passa sopra la testa di sindaci e territori".