M5S: su trattamento previdenziale consiglieri, autogol dei Cittadini
(ACON) Trieste, 31 lug - COM/CMC - "Capiamo sia difficile da
comprendere per chi non ha partecipato ai lavori della passata
legislatura, ma il consigliere Centis sembra abbastanza informato
sui fatti per non capire che quanto da lui affermato è un palese
autogol".
Lo afferma in una nota il Gruppo del MoVimento 5 Stelle in
Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.
"Il capogruppo dei Cittadini festeggia per essere stato l'unico
che ha potuto ribadire la sua contrarietà alla norma che voleva
introdurre un sistema previdenziale su calcolo contributivo anche
per gli attuali consiglieri regionali. Poi però si lascia
sfuggire quello che da sei anni cerchiamo di far capire anche ai
muri del Consiglio regionale - prosegue la nota-. Nella passata
legislatura si scelse di abolire i vitalizi per gli eletti,
privilegio che come MoVimento 5 Stelle avevamo già rifiutato
senza attendere una norma di legge, in quanto era necessaria una
semplice comunicazione scritta al presidente del Consiglio".
"Ma, come afferma lo stesso Centis, la decisione della
maggioranza fu proprio quella da lui ribadita: aumentare i
rimborsi forfettari esentasse da 2.200 a 3.500 euro per
permettere, a chi lo volesse, di farsi una pensione integrativa
privata - aggiungono i consiglieri pentastellati -. Il problema è
che in questo modo è stato riconosciuto pari importo di rimborso
anche a chi non ne aveva alcun bisogno, vuoi perché continua a
svolgere la propria professione, vuoi perché dipendente in
aspettativa a cui i contributi vengono già versati".
"Noi volevamo porre fine a questa disparità e a questo spreco di
denaro pubblico tant'è che nelle proposte avanzate abbiamo sempre
chiarito che non ci dovessero essere oneri a carico della
Regione, sarebbe bastato leggere per capirlo: è scritto nero su
bianco sulla nostra proposta di legge - spiega la nota del Gruppo
-. Lo abbiamo ribadito durante la discussione della Stabilità a
dicembre quando abbiamo presentato l'emendamento che andava a
decurtare il rimborso in busta paga. Ma lo abbiamo ribadito anche
in Aula presentando l'altro giorno lo stesso emendamento. A
Centis sarà sfuggito, oppure no e ha preferito tenersi quanto
prende in più ogni mese".
"Adesso il punto da chiarire è semplicemente questo: il
capogruppo dei Cittadini - si chiedono gli esponenti M5S - è tra
coloro che utilizzano i rimborsi elettorali per farsi una
pensione integrativa privata o, continuando a esser titolare
della sua attività, non ha problemi di versamento dei contributi
previdenziali e quindi sta percependo soldi dalla Regione che
egli stesso ammette essere versati per un altro scopo e che
quindi non ritiene di dover percepire?
"Nel caso in cui non versasse queste risorse in alcun fondo
integrativo, ci permettiamo di suggerirgli di fare come i
sottoscritti e versare, ogni mese, 1.500 euro (almeno) al Fondo
per lo sviluppo delle piccole medie imprese del Friuli Venezia
Giulia con un semplice bonifico bancario che anche noi
utilizziamo noi, e che ci ha permesso così di restituire nella
passata legislatura oltre un milione di euro di somme percepite e
secondo noi non dovute.
"Altrimenti il capogruppo dei Cittadini passerà alla storia come
chi sta festeggiando per non vedersi tagliare lo stipendio;
scelga lui come uscire da questa situazione".