M5S: Ussai, a Croce Verde Mestre i codici bianchi e verdi di Monfalcone
(ACON) Trieste, 3 ago - COM/MPB - "Avevamo elogiato la volontà
della Dirigenza dell'AAS2 di ridurre i tempi di attesa per i
pazienti che accedono al Pronto Soccorso di Monfalcone attraverso
l'attivazione sperimentale di un ambulatorio per i codici bianchi
e verdi, al fine di ridurre la possibilità di eventi avversi agli
utenti in attesa con patologie non urgenti e ridurre la
conflittualità con gli operatori sanitari, ma qualcosa nel metodo
di affidamento e nei numeri non ci torna".
Questo il commento del consigliere regionale del M5S Andrea Ussai
che, dopo un'attenta analisi della determina di affidamento alla
Croce Verde di Mestre dell'ambulatorio per il mese di agosto, sta
predisponendo un'interrogazione all'assessore regionale alla
sanità.
"Le criticità che caratterizzano Pronto Soccorso e Medicina
d'urgenza di Monfalcone - prosegue Ussai - sono da tempo
evidenziate dal disagio degli utenti e degli operatori sanitari
causato dal sovraffollamento. Non si capisce quindi da dove
derivi il carattere di urgenza che ha portato a non aspettare i
tempi necessari a concludere una normale procedura di gara e ad
interpellare e affidare direttamente alla Croce Verde di Mestre
l'immediata costituzione dell'ambulatorio codici bianchi e verdi,
composto da un medico e un infermiere. Soprattutto perché, come
si evince dal decreto n° 415 di fine luglio, il 12 dello stesso
mese, ben prima dell'affidamento, si conosceva l'elenco dei
medici "Libero Professionisti" idonei che avevano dato la
disponibilità ad attivare in via sperimentale per 6 mesi
l'ambulatorio, dopo che il 1 luglio l'Azienda aveva indetto un
avviso ad evidenza pubblica per l'attivazione di contratti di
lavoro autonomo per l'attività della nuova struttura.
"Da sottolineare inoltre che il compenso per questi ultimi è di
40 euro lordi l'ora mentre quello per il pull di personale
fornito dalla cooperativa (medico e infermiere) è più del doppio
(90 euro Iva esente) - rileva il consigliere regionale -. Va
infine rimarcato come a nostro avviso si sarebbero potuti
coinvolgere in questo progetto anche i Medici di continuità
assistenziale che normalmente lavorano da contratto nazionale a
22,70 euro lordi l'ora, a cui si aggiungono i 3 euro se vengono
raggiunti gli obiettivi. Siamo certi che l'azienda saprà
giustificare queste scelte, che sicuramente saranno state mosse
dalle più buone intenzioni".