M5S: Dal Zovo, danni fauna selvatica, intervenire rispettando ecosistema
(ACON) Trieste, 5 ago - COM/MPB - "Coldiretti chiede ai Comuni
di farsi parte attiva per combattere i danni da fauna selvatica
nell'agricoltura. Obiettivo condivisibile, purchè perseguito in
maniera intelligente ed ecosostenibile". Lo dichiara la
capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Ilaria
Dal Zovo.
"Se migliorare la coesistenza tra l'attività dell'uomo e gli
animali selvatici significa sparare, non possiamo che ribadire
con forza la nostra contrarietà - afferma Dal Zovo -. Esistono
metodi di contenimento alternativi molto efficaci: recinzioni
elettrificate, sottopassi, dissuasori, sterilizzazioni, con una
contestuale cura dei luoghi e un'azione per riportare gli animali
nei loro habitat naturali, oltre alla necessaria informazione ed
educazione della cittadinanza sui corretti comportamenti da
adottare.
"Sparare e sempre solo sparare ci ha portato a questo:
continuiamo così? Perché non si fa un'analisi seria sui motivi
per cui si è arrivati a questa situazione? Perché non si investe
sui metodi alternativi? Perché, per alcune specie, non ci si
rende conto che è loro natura cibarsi di pesci e che sterminarli
non ha alcun senso - si chiede l'esponente pentastellata -. Ci
vuole rispetto, rispetto per gli altri abitanti di questa terra.
"L'insensibilità e superficialità in materia di fauna,
imperversano e il mondo agricolo e anche politico, continuano a
strizzare l'occhio al mondo venatorio - prosegue la capogruppo
M5S - come dimostra anche la recente mozione portata avanti in
Consiglio regionale dal centrodestra, con la complicità del Pd,
che punta a eradicare, cioè a eliminare completamente, alcune
specie dal territorio regionale.
"In quella mozione si fa riferimento anche a specie protette come
storni e cormorani, oltre a cinghiali, cervi, colombi, nutrie -
continua dal Zovo -. È assurdo anche solo prevedere interventi
del genere, in spregio alle direttive comunitarie e alla
pianificazione. Tanto più che di rimedi meno cruenti e più
rispettosi dell'ecosistema ce ne sono molti".
MPB