Lega: Tosolini, nuovo criterio per il calcolo canone Ater
(ACON) Trieste, 5 ago - COM/MPB - Introdurre un nuovo criterio
per il calcolo del canone sovvenzionato e proporzionale al
reddito netto da pensione, lavoro dipendente o assimilati degli
assegnatari di alloggi Ater. Questo l'obiettivo dell'ordine del
giorno presentato dal consigliere regionale della Lega, Lorenzo
Tosolini con il sostegno del Gruppo della Lega, approvato in Aula
in seguito al disegno di legge n. 56 recante l'Ordinamento delle
Aziende territoriali per l'edilizia residenziale.
"I vigenti criteri di accesso ai Bandi per l'assegnazione degli
alloggi di edilizia sovvenzionata e i criteri di calcolo del
canone soggettivo - spiega Tosolini - si basano entrambi
sull'ISEE - Indicatore della situazione economica equivalente.
"Tra i requisiti soggettivi degli inquilini assegnatari è
previsto il possesso di un ISEE non superiore a 20.000 euro,
mentre per la determinazione del canone sovvenzionato sono
previste tre fasce reddituali, sempre su base ISEE.
"Agli assegnatari con ISEE fino a 10.000,00 euro si applica un
canone non superiore al 50 per cento del canone oggettivo
dell'alloggio assegnato; agli assegnatari con ISEE compreso tra
10.000,01 euro e 33.334,00 euro si applica un canone non
superiore al 100 per cento del canone oggettivo dell'alloggio
assegnato e agli assegnatari con ISEE superiore a 33.334,00 euro,
così come a quelli che non siano in possesso del prescritto ISEE,
si applica un canone anche superiore al 100 per cento, comunque
non oltre il 150 per cento, del canone oggettivo dell'alloggio
assegnato.
"Per assolvere pienamente alla finalità della legge di sostenere
l'accesso a un alloggio adeguato, in locazione o in proprietà
come prima casa ai cittadini della Regione, in particolare alle
fasce deboli della popolazione, i criteri di calcolo del canone -
continua l'esponente della Lega - devono prevedere anche una
proporzionalità della situazione economica reddituale netta, al
fine di non penalizzare i cittadini che hanno una propensione al
risparmio nonostante percepiscano redditi medio-bassi.
"Le politiche abitative della Regione - ricorda il consigliere
regionale - sono tese a sostenere l'accesso a un alloggio
adeguato, in locazione come prima casa ai cittadini della
Regione, in particolare alle fasce deboli della popolazione,
prioritariamente mediante l'incremento dell'offerta di alloggi da
destinarsi a prima casa e da realizzarsi nel rispetto dei criteri
di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni
inquinanti, con il coinvolgimento di capitali pubblici e privati
promuovendo azioni innovative del costruire e dell'abitare.
"Riteniamo equa - conclude Tosolini - una proporzionalità a
livello di canone che consenta a chi percepisce un minor reddito
netto di pagare proporzionalmente meno di chi invece beneficia di
redditi prossimi alla soglia massima".