Lega: Bernardis, la concertazione 2020-2022 guarda al futuro
(ACON) Trieste, 6 ago - COM/RCM - "Da ex amministratore locale
non posso che condividere pienamente la decisione di individuare
degli ambiti specifici per agevolare la presentazione delle
proposte di investimento da parte dei Comuni, con l'intento di
aumentare la qualità delle progettazioni sottoposte
all'attenzione della Regione. Per questo è stato previsto che le
proposte di investimento potranno essere presentate da parte
degli enti locali del Friuli Venezia Giulia secondo due modalità:
Comuni non in Uti, non più di 2 interventi; mentre per le Uti,
non più di 10 interventi ma con l'eccezione, per le Unioni
territoriali più grandi, di presentare un numero maggiore di
proposte corrispondente al numero di Comuni partecipanti all'ente
sovracomunale".
Questo il commento di Diego Bernardis (Lega), che esprime
soddisfazione per il parere favorevole espresso a maggioranza
dalla Commissione consiliare da lui presieduta, la V, alla
delibera di Giunta sulle "Priorità regionali di sviluppo
Regione-Autonomie locali. Avvio della concertazione per risorse
2020-2022".
In particolare, il consigliere regionale parla di "un netto passo
in avanti rispetto al passato, finalmente viene perseguito il
principio di vera autonomia per i Comuni del Friuli Venezia
Giulia. Infatti, questa amministrazione regionale prevede la
possibilità, per gli enti locali, di intervenire in particolare
in alcuni ambiti quali cultura, sport, autonomie locali/
sicurezza, montagna, viabilità ed edilizia pubblica.
"Chiaramente i sindaci che riterranno di voler prevedere degli
interventi specifici per le proprie comunità saranno liberi di
avanzare le più diverse proposte, tuttavia gli interventi
dovranno essere ritenuti strategici e di dimensione almeno
sovracomunale, ovvero non semplici opere di manutenzioni di
marciapiedi, rattoppi per le buche delle strade e simili. Con
questo tipo di approccio legislativo - conclude Bernardis - non
assisteremo più alla processione di amministratori locali presso
gli uffici degli assessorati della Regione che chiedono
contributi ed elargizioni per le proprie progettualità, magari
contando su un particolare legame politico o di simpatie a
seconda del caso".