Zanin: precisazioni su iter assestamento di bilancio
(ACON) Trieste, 8 ago - COM/CMC - Sulla correttezza e
regolarità delle procedure adottate dal Consiglio regionale in
merito all'approvazione della legge di assestamento interviene il
presidente dell'Assemblea del Friuli Venezia Giulia Piero Mauro
Zanin ricostruendo prima di tutto quanto avvenuto.
"In apertura di seduta lunedì 29 luglio - spiega il presidente -
ho comunicato all'Aula che, in seguito a una verifica svolta
dagli uffici dopo la convocazione della seduta stessa, era emerso
che nella precedente seduta del Consiglio del 25 luglio,
terminata dopo le 22 con l'approvazione del disegno di legge di
assestamento del bilancio, non risultava votato l'articolo 16 nel
suo complesso, pur essendo stati messi ai voti e approvati i
singoli emendamenti allo stesso articolo".
"Per regolarizzare l'iter di approvazione del provvedimento -
prosegue -, dopo aver informato l'Assemblea, ho chiesto di votare
l'articolo 16 e nuovamente il disegno di legge nel suo complesso.
L'articolo 84 del Regolamento interno prevede infatti, che 'il
presidente, qualora rilevi delle irregolarità nelle operazioni di
voto, annulla la votazione e ne dispone l'immediata ripetizione':
quindi, nel caso specifico, in applicazione di tale norma
regolamentare, ho provveduto, come era mio dovere, a
regolarizzare le votazioni nella seduta immediatamente successiva.
"Si è trattato, ripeto, di un atto dovuto, al quale non avrei
potuto sottrarmi, in quanto la mancata votazione di un articolo
di legge - precisa Zanin - costituisce una palese violazione
dell'articolo 28 dello Statuto, che espressamente prevede che
ogni disegno di legge debba essere approvato articolo per
articolo e con votazione finale. In quanto atto dovuto, non era
necessaria una votazione dell'Aula per l'inserimento all'ordine
del giorno, né potevano essere applicate le ordinarie norme
regolamentari che disciplinano la programmazione dei lavori
dell'Assemblea.
"Quanto alla ventilata illegittimità costituzionale della legge
per vizi formali - continua Zanin -, ricordo che la Corte
costituzionale ha, in più occasioni, escluso la propria
competenza a giudicare sulla violazione delle norme regolamentari
interne sui lavori delle Assemblee legislative, violazione che
comunque, nel caso di specie, non si è verificata.
"Chiarito ciò - conclude il presidente -, ritengo che utilizzare
meri errori procedurali, tra l'altro sanati nel rispetto delle
regole, per sollevare sterili polemiche, serva solo a gettare
discredito sulla massima istituzione rappresentativa regionale".