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Cr: Shaurli a Marcinelle in rappresentanza del Consiglio regionale

08.08.2019
13:05
(ACON) Trieste, 8 ago - COM/RCM - "Servì una strage, più di duecento morti nel ventre della terra, per risvegliare le coscienze, per accorgersi delle condizioni di lavoro, sicurezza, accoglienza in cui vivevano migliaia di italiani e immigrati di altre nazionalità in Belgio. Tra loro c'erano anche i migranti dalla nostra regione, sette friulani".

Lo ha detto a Marcinelle, in Belgio, il consigliere regionale Cristiano Shaurli partecipando, in rappresentanza del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, alla 63esima cerimonia di commemorazione della tragedia in cui persero la vita 262 minatori, dei quali 136 italiani, tra questi appunto 7 friulani. La cerimonia si è svolta presso il sito Unesco del Bois du Cazier.

"Sono passati diversi anni - ha ricordato Shaurli -, molti sono tornati, altri hanno costruito qui il futuro delle loro famiglie, il Belgio ha avuto un premier di origine abruzzese (la maggior parte dei morti a Marcinelle veniva da quella regione). Nessuno ci chiama più 'macaronì' e anzi insieme abbiamo costruito l'Europa.

"Oggi essere qui - ha sottolineato Shaurli - è per me fortuna e orgoglio. Sono qui per commemorare certo, ma anche per poter guardare tra le rughe sul volto di quei minatori, dove vedi ancora il dolore per i propri compagni perduti. Dove vive ancora la sofferenza e il sacrificio dell'emigrazione, di tutto quel lavoro che ha permesso anche alla nostra regione di diventare ciò che è oggi.

"Negli occhi di chi è rimasto si legge la storia dell'Italia e dell'Europa, delle tragedie che dovremmo imparare a non ripetere. Da esempi come questi - conclude - dobbiamo impegnarci a costruire il futuro comune".



Cristiano Shaurli a Marcinelle per il Consiglio regionale
La cerimonia di Marcinelle