Patto: necessari verifica e monitoraggio per prime reti 5G in FVG
(ACON) Trieste, 8 ago - COM/CMC - "Prima di procedere con la
sperimentazione e l'attivazione delle reti di quinta generazione
della telefonia mobile in Friuli-Venezia Giulia, la Giunta
regionale ha previsto un'azione di verifica e di monitoraggio
delle stesse? E ancora, si è posta la massima attenzione
all'ubicazione degli impianti?"
Lo chiede il Gruppo Consiliare del Patto per l'Autonomia in
un'interrogazione di prossima presentazione, alla luce dell'avvio
in Italia delle prime reti 5G, che utilizzano frequenze di
trasmissione completamente differenti rispetto alle tecnologie
attuali e i cui effetti sulla salute non sono ancora stati
accertati, "al punto che Codacons e diverse amministrazioni
comunali in Italia - riferisce il Gruppo - vorrebbero stoppare la
sperimentazione in attesa di dati scientifici certi che escludano
l'assenza di rischi sul fronte sanitario per i cittadini".
"Poiché l'amministrazione regionale non ha ancora sancito quale
sarà la propria linea politica su un tema così importante -
proseguono i consiglieri -, ma di certo sette Comuni della
regione (Ragogna, Pontebba, Bordano, Resiutta, Lauco, Comeglians
e Tramonti di Sopra) saranno interessati entro la fine dell'anno
dall'installazione dei primi ripetitori (la cui valutazione
preventiva spetta all'Agenzia per la protezione dell'ambiente),
il Gruppo Consiliare del Patto per l'Autonomia sollecita una
risposta dell'esecutivo regionale anche sull'azione di controllo
e di definizione puntuale del dimensionamento e posizionamento
degli impianti di rete sul territorio regionale, passaggio
fondamentale per tutelare tutti gli interessi in gioco, dal punto
di vista sanitario, ambientale e infrastrutturale.
"Nessuna crociata contro il 5G, dunque - concludono -, ma la
legittima richiesta di acquisire informazioni corrette e
aggiornate sugli effetti delle reti di nuova generazione che
garantiranno, sì, maggiore velocità di connessione e trasmissione
dati, ma sul cui impatto sulla salute non si sa ancora
abbastanza".