Miani a Marcinelle per non dimenticare il sacrificio dei corregionali
(ACON) Trieste, 8 ago - COM/RCM - "Se in principio li guardavano
con sospetto, i nostri corregionali a Charleroi hanno saputo
conquistare il rispetto dei belgi con il duro lavoro, la fatica e
l'onestà. Nella miniera del Bois du Casier, a Marcinelle, hanno
perso la vita migranti integrati con la popolazione locale. L' 8
agosto, anniversario della tragedia, è stato proclamato dal 2001
Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo.
E perché non sia un sacrificio dimenticato, è giusto essere qui
oggi a rappresentare il Friuli Venezia Giulia che in quella
tragedia ha perso sette suoi figli. Si trattava di Pietro Basso
di Bannia, Mario Buiatti di Udine, Ruggero Castellani di Ronchis,
Lorenzo De Santis di Flaibano, Ferruccio Pegorer di Azzano
Decimo, Ciro Natale Piccolo di Povoletto e Armando Zanelli di San
Giorgio di Nogaro".
A dirlo è stato Elia Miani, componente della delegazione del
Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia a Marcinelle con il
consigliere Cristiano Shaurli, in occasione della commemorazione
delle vittime italiane della miniera. L'evento è stato
organizzato come ogni anno dall'associazione Eraple, ente
regionale Acli per i problemi dei lavoratori emigrati che opera a
favore dei corregionali all'estero, con il finanziamento della
nostra Regione.
"Tra i locali e i monumenti della miniera di Marcinelle,
nonostante siano trascorsi 63 anni, si percepisce ancora forte il
ricordo di chi ha perso la vita; lo si ritrova tra i minatori e
tra le loro famiglie che di quei momenti portano i segni nel
proprio cuore", è stato il sentimento di Miani.
Elia Miani con le corone depositate per le vittime di Marcinelle
Shaurli e Miani depongono la corona del FVG per i 7 morti friulani
Miani con i minatori di Marcinelle