Citt: Liguori, più medici specialisti e non abbassare la qualità
(ACON) Trieste, 19 ago - COM/RCM - Dopo la proposta annunciata
dall'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, di
aprire ai medici neolaureati senza specializzazione per far
fronte alla carenza negli ospedali, Simona Liguori, consigliera
regionale dei Cittadini, interviene chiedendo l'audizione dei
rappresentanti degli Ordini dei medici chirurghi e degli
odontoiatri in III Commissione consiliare.
"Siamo di fronte a un'emergenza - è il commento della Liguori -
che rischia di peggiorare nel prossimo futuro. La soluzione non
può certo essere quella di riempire i buchi con personale non
ancora pronto, perché il risultato sarebbe un abbassamento della
qualità dell'assistenza che non ci possiamo permettere. Serve un
progetto condiviso ed è opportuno che una scelta così importante
non cada dall'alto in contrasto con gli ordini di categoria. Ecco
perché chiederò che vengano convocati in audizione i
rappresentanti degli Ordini per portare la loro visione di cui
spero che la Giunta e il Consiglio regionale tengano in
considerazione".
Già nei mesi scorsi la Liguori era entrata in profondità nella
problematica organizzando un convegno a Udine, dal quale erano
emerse importanti considerazioni sull'impatto della riforma delle
pensioni sulle professioni del Servizio sanitario, con una
carenza di medici specialistici stimata ad arrivare, al 2025, a
"circa 340 unità: le aree più colpite sarebbero quelle di
medicina interna (120 unità) e terapia intensiva (76). Questo
problema estremamente grave - ha detto la consigliera - deve
trovare una soluzione e questa non può essere certo la rinuncia
ai medici specialisti copiando quanto accade in Veneto: una
soluzione al ribasso, che abbassa la qualità del servizio
sanitario senza considerare i costi prodotti dall'inefficienza.
"Bisogna da subito agire affinché si risolva il problema in
maniera strutturale nel medio-lungo periodo, tramite l'incremento
dei contratti di formazione specialistica e, anziché quella dei
neolaureati, favorire l'entrata al lavoro anticipata per gli
specializzandi all'ultimo anno di formazione", è la soluzione
suggerita dalla Liguori.