Pd: agenda consiliare vuota, centrodestra ancora in ferie
(ACON) Trieste, 20 ago - COM/RCM - "L'agenda è vuota, i
problemi da risolvere molti e il centrodestra, dopo le battute
sulle ferie, sembra ancora immerso nelle vacanze agostane. Noi
restiamo in attesa delle proposte sui temi fondamentali, più
volte annunciati e mai visti in concreto, come l'economia, la
sanità e gli enti locali".
A dirlo sono i consiglieri regionali del Pd, che ieri si sono
confrontanti in una riunione di gruppo nella sede della Regione
di Udine.
"Abbiamo ascoltato a lungo gli annunci di riforme e interventi su
varie materie, poi gli attacchi sulle ferie con la sfida a
lavorare in pieno agosto. Ma di risultati concreti se ne vedono
ben pochi", attaccano i consiglieri dem.
Secondo il capogruppo, Sergio Bolzonello, "le preoccupazioni
partono dalla situazione di stagnazione economica del Paese. Oggi
l'allarme arriva dal presidente dell'Istat, Gian Carlo
Blangiardo, che conferma che ci sono segnali che arrivano dalla
produzione industriale, piuttosto che dal Pil, che vanno nella
direzione di una stagnazione. Su temi come export e
manifatturiero serve una risposta pronta anche nella nostra
regione. Non si vive di solo turismo, dove peraltro risulta un
calo, ma sono necessarie contromanovre e auspichiamo di vederle
presto.
"Anche al comparto dell'artigianato, con forte emorragia di
imprese - aggiunge Bolzonello -, è necessario dare un segnale.
Ora che anche i vertici delle direzioni regionali sono stati
cambiati, attendiamo di vedere quali saranno le soluzioni per un
sistema che, rispetto ai numeri dei cinque anni precedenti, sta
regredendo".
Tra le problematiche segnalate dai dem, c'è anche la sanità: "Da
tempo Lega e centrodestra in generale giocano alle tre carte con
i numeri della sanità - sostiene Mariagrazia Santoro - per
nascondere tutto quello che serve e che non hanno fatto. Ci sono
diverse questioni rilevanti sulle quali servono risposte: i conti
sono peggiorati, con i bilanci delle Aziende sanitarie in
deficit, la situazione incerta della dirigenza che ha la forte
responsabilità di guida del sistema. E poi non ci convince
affatto la riorganizzazione della rete ospedaliera, a partire
dallo spostamento dei Punti nascita.
"Su molte cose serve un chiarimento - chiosa la Santoro -, per
questo abbiamo chiesto la convocazione della Commissione
consiliare per audire presidente e assessore regionali".
Proprio sui lavori della Commissione, Diego Moretti sottolinea
che "le audizioni sono ferme da mesi, come quella in II sulle
attività produttive o in IV sulla centrale A2A di Monfalcone".
Infine, un nodo da sciogliere è quello degli enti locali: "Della
riforma non abbiamo notizie - sostiene Franco Iacop -, non c'è
alcuna ipotesi concreta sulla riorganizzazione post Unioni
territoriali intercomunali. Resta ancora sullo sfondo l'annuncio
della riedizione delle Province, proprio quando emergono dati dai
quali si desume un'effettivo risparmio nella abolizione dell'ente
intermedio. Riteniamo quanto mai opportuna una riflessione e un
confronto autentico, privo di pregiudizi, a differenza di come
finora si è articolato il dibattito".