Pd: Da Giau, per Ater nomine partitiche e senza criteri di genere
(ACON) Trieste, 27 ago - COM/RCM - "I Consigli di
amministrazione delle Ater sono stati reintrodotti dal
centrodestra per garantire ulteriori incarichi agli amici. Sulle
nomine dei presidenti non c'è stato alcun criterio comune di
scelta, la maggioranza ha cercato con il lumicino qualcosa che
giustificasse la designazione, senza considerare il contatto con
i territori, che è stato di fatto azzerato da una pseudo riforma
che non è altro che l'ennesimo poltronificio".
A dirlo è la consigliera regionale del Pd Chiara Da Giau, a
margine della riunione della Giunta per le nomine riunita appunto
per esprimere dei pareri sulle proposte di nomina dei presidenti
delle Aziende territoriale per l'edilizia residenziale (Ater) di
Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine.
"Sulle nomine - spiega la dem - mi sono asatenuta perché, pur
trattandosi di un parere procedurale, oggi è stato palese quello
che avevamo già denunciato, ossia il banchetto con il quale il
centrodestra si è spartito delle poltrone in maniera puramente
partitica. Nelle linee di indirizzo non c'è una chiara impronta
volta a valorizzare i territori, soprattutto a seguito
dell'eliminazione dei direttori a Gorizia e Pordenone e alla
scomparsa dell'Ater dell'Alto Friuli.
"È lampante il fatto che i membri del Cda - chiosa la Da Giau -
non hanno ricevuto alcun mandato a rapportarsi con i sindaci.
Inoltre questo centrodestra continua a dimostrare la sua distanza
culturale dalla questione di genere: nessuno dei presidenti
nominati è donna, a differenza di quanto avvenuto con la
precedente amministrazione di centrosinistra".