M5S: Ussai, dubbi affido a Croce verde Mestre ambulatori di Monfalcone
(ACON) Trieste, 31 ago - COM/RCM - "Nell'attesa di vedere un
reale rinforzo della santità territoriale, che dovrebbe fare da
filtro per l'ospedale, avevamo elogiato la volontà della
dirigenza dell'Azienda sanitaria n. 2 di ridurre i tempi di
attesa per i pazienti che accedono al Pronto soccorso di
Monfalcone attraverso l'attivazione sperimentale di un
ambulatorio per i codici bianchi e verdi, per ridurre la
possibilità di eventi avversi agli utenti in attesa con patologie
non urgenti e ridurre la conflittualità con gli operatori
sanitari, ma aspettiamo una risposta rispetto al metodo di
affidamento, visto che qualcosa non ci torna".
Così Andrea Ussai (M5S) che già all'inizio di agosto aveva
presentato un'apposita interrogazione alla Giunta regionale, e in
particolare all'assessore alla Salute, Riccardo Riccardi.
"Le criticità che caratterizzano Pronto soccorso e Medicina
d'urgenza di Monfalcone - prosegue Ussai - sono da tempo
evidenziate dal disagio degli utenti e degli operatori sanitari,
causato dal sovraffollamento. Non si capisce quindi da dove
derivi il carattere di urgenza che ha portato a non aspettare i
tempi necessari a concludere una normale procedura di gara,
preferendo interpellare e affidare direttamente alla Croce verde
di Mestre l'immediata costituzione dell'ambulatorio codici
bianchi e verdi, composto da un medico e un infermiere.
"Soprattutto perché - puntualizza il consigliere regionale -,
come si evince dal decreto n. 415 di fine luglio, il 12 dello
stesso mese, ben prima dell'affidamento, si conosceva l'elenco
dei medici libero-professionisti idonei e che avevano dato la
disponibilità ad attivare in via sperimentale, per 6 mesi,
l'ambulatorio, dopo che il promo luglio l'Azienda aveva indetto
un avviso a evidenza pubblica per l'attivazione di contratti di
lavoro autonomo per l'attività della nuova struttura.
"Da sottolineare, inoltre, che il compenso per questi ultimi è di
40 euro lordi l'ora mentre quello per il pull di personale
fornito dalla cooperativa (medico e infermiere) è più del doppio
(90 euro Iva esente) - rileva Ussai -. Va infine rimarcato come,
a nostro avviso, si sarebbero potuti coinvolgere in questo
progetto da subito anche i medici di continuità assistenziale.
Apprendiamo che l'Aas ha aperto a questa possibilità, ma non ha
voluto ancora chiarire i nostri dubbi e anzi sembra voglia
continuare con la collaborazione con la Croce rossa di Mestre.
Siamo certi che l'Azienda saprà giustificare queste scelte, che
sicuramente saranno state mosse dalle più buone intenzioni".