Pd: Cosolini, crisi industria triestina, salvaguardare l'occupazione
(ACON) Trieste, 2 set - COM/MPB - "La crisi dell'industria triestina sta vivendo
una fase acuta che inevitabilmente si traduce in un diffuso
problema occupazionale, non ultimo quello che si configura per i
lavoratori della Ferriera. La giunta Fedriga, con gli assessori
Rosolen e Bini in primis, deve prendere coscienza della necessità
di vere politiche per il rilancio industriale e la difesa
dell'occupazione anche attraverso un nuovo accordo di programma
con il Governo".
A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Roberto Cosolini oggi
nel corso di una conferenza stampa alla quale ha preso parte
anche la deputata del Pd, Debora Serracchiani.
"Solo pochi mesi fa si sottovalutava il problema occupazionale
nell'industria triestina. Oggi lo scenario si complica e lo
scambio di lettere tra l'assessore Scoccimarro e il gruppo Arvedi
certifica che alle crisi già in atto alla Sertubi, al gruppo
Dukcevich, alla cartiera Burgo e in altre realtà, dovrebbe
aggiungersi l'area a caldo della Ferriera".
Con una certa soddisfazione, ha affermato Cosolini riferendosi
alla Ferriera di Servola, "possiamo dire che lo sforzo che
abbiamo fatto tra fine 2013 e 2014 ha fatto si che in tutti
questi anni l'occupazione fosse difesa e incrementata e che
l'inquinamento venisse ridotto. Non ci fosse stato questo impegno
avremmo avuto meno lavoro e più inquinamento.
"Oggi, invece, la Regione, con la lettera di Scoccimarro, deve
essere consapevole che si prende in prima persona la
responsabilità della ricollocazione di alcune centinaia di
lavoratori. Su questa partita e in generale sulla situazione
occupazionale dell'industria triestina, la prudenza
dell'assessore Rosolen dimostra che di questo lei è consapevole.
Il timore è che sia l'unica, visto che nella vicenda "crisi
industriale di Trieste" dovrebbero entrare in ballo due attori
che mi sembrano molto meno consapevoli, ovvero gli assessori Bini
e Scoccimarro".
Secondo Cosolini, "per difendere l'occupazione serviranno nuovi
insediamenti industriali e di conseguenza una politica
industriale che fermi il calo dell'incidenza dell'industria nel
pil e nell'occupazione del territorio".
Per il consigliere dem i prossimi obiettivi dovranno riguardare
"un nuovo accordo di programma per la re-industrializzazione
dell'area triestina, con insediamenti certo compatibili, motivati
in particolare dalla prossimità con il porto e con i centri di
ricerca. E ancora una soluzione del sito inquinato con il
passaggio da nazionale a regionale, per una gestione più rapida;
un'azione di marketing territoriale che preveda l'intervento di
più soggetti per non lasciare solo il Consorzio per l'area
giuliana e infine risorse per incentivare nuovi insediamenti.
"Solo attraverso questi interventi - conclude Cosolini - gli
ammortizzatori e gli strumenti di politica attiva del lavoro
potranno davvero svolgere la loro funzione di transizione e di
accompagnamento da un lavoro a un altro, altrimenti
rischierebbero di essere l'anticamera della disoccupazione. Per
queste ragioni nei prossimi giorni presenterò una mozione per
impegnare la Giunta a trovare una soluzione per gestire la
complessità di questa crisi in parte conclamata e in parte
annunciata, ma oggi certificata da uno scambio di lettere".