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M5S: nel Monfalconese ozono oltre i limiti, no a fonti inquinanti

03.09.2019
14:16
(ACON) Trieste, 3 set - COM/MPB - "Basta prendere in esame i dati Arpa, pubblicati sul sito dell'Agenzia, per accorgersi che la situazione sul Monfalconese, non è e non era delle migliori".

La denuncia arriva dal Gruppo M5S in Consiglio regionale, con il portavoce alla Camera Luca Sut e il consigliere comunale Gualtiero Walter Pin, che ribadiscono la netta contrarietà alla realizzazione di nuove centrali o inceneritori così come alla riconversione di impianti esistenti con fonti inquinanti.

"1 settembre: ozono oltre i limiti in più stazioni di rilevamento e anche nei giorni precedenti ci sono stati alcuni sforamenti - rilevano gli esponenti del MoVimento 5 Stelle -. È necessario ricordare che l'ozono è un inquinante molto tossico per l'uomo, è irritante per tutte le membrane mucose ed una esposizione critica e prolungata può causare danni anche gravi alla salute. Le persone più vulnerabili, sono sempre gli anziani, i bambini, le donne in gravidanza e chi svolge attività lavorativa o fisica all'aperto.

"L'ozono è responsabile anche di danni alla vegetazione e ai raccolti, quindi anche ciò che mangiamo è "malato".

"Ci sono poi le nano particelle, comunemente chiamate pm 2,5 e inferiori, le quali, per legge, non sono monitorate nella maggior parte dei casi, ma i cui effetti sulla salute umana e sull'ambiente sono ben noti - aggiungono i pentastellati -. In un momento di grandi cambiamenti climatici in corso e di riscaldamento globale in aumento, le politiche da portare avanti, non sono certo quelle legate alla combustione, qualsiasi sia la fonte da bruciare. L'aria è già molto malata e di certo, non possiamo permettere di contribuire ulteriormente ad un aggravamento.

"Il gran caldo di questo mese non ha aiutato e di certo non possiamo sperare in miglioramenti a breve termine - concludono i rappresentanti M5S -. Arrivano le piogge sì, ma anche queste, come le ultime, saranno bombe d'acqua e causeranno danni all'agricoltura. In ogni caso non si può sempre sperare nell'arrivo di una pioggia per riportare l'inquinamento a livelli accettabili.

"Non è quindi più possibile né è concesso pensare alla realizzazione di nuove centrali o inceneritori e nemmeno alla riconversione degli impianti esistenti, nemmeno con fonti meno impattanti ma comunque inquinanti per l'ambiente e per la salute umana".



I consiglieri regionali Cinquestelle Ussai e Sergo