Progetto FVG: crisi Ribolla Gialla, ci sia un impegno della Giunta
(ACON) Trieste, 7 set - COM/MPB - Quotazioni di mercato in
caduta libera per la Ribolla Gialla. Ora spetta alla Regione
intervenire per sostenere i produttori, in particolare quelli
della pianura friulana e per tutelare l'unico vitigno autoctono
della nostra Regione.
E' il gruppo consiliare di Progetto FVG per una Regione
Speciale/Ar a sostenerlo in una nota con la quale i consiglieri
Mauro Di Bert, Edy Morandini, Emanuele Zanon e Giuseppe Sibau
anticipano anche la presentazione (a inizio della prossima
settimana) di un'interrogazione nella quale chiederanno un
preciso impegno alla Giunta regionale.
"Notizie di stampa, ma anche un recente intervento del presidente
di Confagri, confermerebbero un crollo del prezzo dell'uva di
Ribolla Gialla pagata ormai anche 10 centesimi al chilo. Una
situazione di mercato fortemente negativa che registra perfino
casi di mancato ritiro della produzione perché al momento non c'è
un canale per la spumantizzazione aperto - affermano preoccupati
i consiglieri regionali di Progetto FVG - calcoli alla mano per
un produttore di uva gestire in pianura un ettaro di vigneto
costa all'anno circa 6.000 euro, oggi il ricavo da un ettaro di
Ribolla è di appena 2.000 mila euro. Ciò significa una perdita
secca di 4.000 euro per ettaro. Una situazione insostenibile che
deve preoccupare i nostri amministratori regionali.
"Su questo fronte il Governatore, Massimiliano Fedriga si è già
mosso, promuovendo recentemente un incontro con il Ministro
dell'Agricoltura della Slovenia, Aleksandra Pivec con l'obiettivo
di trovare assieme una modalità di tutela e di valorizzazione
delle coltivazioni vitivinicole di Ribolla Gialla, pensando anche
a una candidatura transnazionale a patrimonio mondiale
dell'umanità del Collio-Brda - evidenziano i consiglieri Di Bert,
Morandini, Zanon e Sibau.
"Il nostro gruppo vorrebbe ascoltare dalle parole del Governatore
il resoconto di quell'incontro concluso, ci risulta, con la
decisione di avviare un tavolo tecnico transfrontaliero, al quale
prenderanno parte, oltre all'amministrazione regionale del Friuli
Venezia Giulia e al Governo della Slovenia, i rappresentanti dei
produttori dei due territori confinanti".