VI Comm: audizione Rettore Uniud, Alberto Felice De Toni
(ACON) Trieste, 11 set - CMC - Un Ateneo cresciuto in
attrattività e qualità dei percorsi formativi e per numero di
studenti (+11,2% negli ultimi cinque anni), ma soprattutto una
Università più forte e coesa, radicata con il suo sistema di
valori al territorio regionale, che registra risultati
significativi negli ambiti della ricerca, del trasferimento
tecnologico e della conoscenza, nella politica di
internazionalizzazione.
E' quanto emerso dalla relazione di fine mandato (2013-2019) che
il Rettore dell'Università di Udine, Alberto Felice De Toni, ha
tenuto in VI Commissione del Consiglio regionale convocata sul
tema dal presidente Giuseppe Sibau (Progetto FVG/Ar).
De Toni ha ricordato in sintesi le tappe principali del suo
mandato che, iniziato nell'ottobre 2013, terminerà a fine
settembre 2019 e tra queste l'adozione nel 2014 del primo Piano
strategico di Ateneo che ha individuato visione, missione, valori
e obiettivi per didattica, ricerca e che prevede azioni
finanziate fino al 2020 con risorse auto-generate per oltre 21
milioni di euro.
Il Rettore ha quindi ricordato i percorsi di accreditamento della
sede e dei corsi di studio, il ranking della didattica, le
iniziative di integrazione con il territorio, tra le quali il
progetto Friuli, gli investimenti in edilizia e nelle
infrastrutture, precisando che la comunità universitaria conta
attualmente oltre 15mila studenti, quasi 600 tra docenti e
ricercatori e circa 500 tra tecnici e amministrativi. L'offerta
formativa è articolata in 37 corsi di laurea triennale, 36 di
laurea magistrale, 3 a ciclo unico, una scuola superiore, 15
dottorati di ricerca, 31 scuole di specializzazione 16 master
universitari e 4 corsi di perfezionamento.
Sul fronte dei finanziamenti De Toni ha quindi portato
all'attenzione della Commissione lo storico sbilanciamento dei
finanziamenti nazionali che penalizza l'ateneo friulano poiché
frutto di una normativa approvata (legge 537/1993 che istituì il
budget unico di finanziamento) quando ancora l'Università di
Udine era in pieno sviluppo. Gli interventi perequativi inseriti
in Friuli Venezia Giulia con la legge regionale 2/2011 non sono
riusciti a colmare il divario: a parità di studenti, il Fondo per
il finanziamento ordinario (FFO) stanzia circa 40 milioni in più
per l'Università di Trento e circa 14 milioni in più per quella
di Trieste.
Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Furio Honsell (Open
Sinistra FVG) che ha auspicato un'audizione della Commissione con
i nuovi Rettori degli Atenei di Udine e Trieste per conoscere
orientamenti futuri e strategie di collaborazione e Alessandro
Basso (FdI) che ha posto l'attenzione sulle molte iniziative che
l'Università di Udine ha sviluppato per e con il territorio
regionale.
Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) ha auspicato un'azione
congiunta di tutte le forze politiche regionali per colmare il
divario nelle risorse erogate all'Ateneo, mentre Francesco Russo
(Pd) e Cristiano Shaurli (Pd) hanno osservato come il sistema
scientifico e universitario regionale sia un asset vincente e
strategico per il Friuli Venezia Giulia di assoluta eccellenza.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)