VI Comm: audizione ass. Rosolen su regionalizzazione istruzione
(ACON) Trieste, 11 set - MPB - Audizione dell'assessore Alessia
Rosolen in VI Commissione, presieduta da Giuseppe Sibau (Progetto
FVG/Ar) sui temi della regionalizzazione dell'istruzione non
universitaria.
Un percorso avviato, con un disegno di legge e riguardo al quale
l'assessore, in relazione alle modifiche del governo nazionale e
la possibile ricostituzione della Commissione paritetica, ha
fatto sapere di aver già scritto al ministero chiedendo un
incontro per poter proseguire il discorso avviato tra giugno e
luglio con gli attuali componenti la Commissione. E pur essendo
il tema affrontato con notevole ritardo, c'è - ha sottolineato
Rosolen - il vantaggio di non compiere fughe in avanti ed errori
in cui sono incappate altre Regioni.
L'obiettivo del disegno di legge è, in primis, di cristallizzare
le funzioni che già ora la Regione esercita in virtù della
clausola di maggior favore (articolo 10 della legge
costituzionale 3 del 2001); quindi acquisire maggiori competenze;
al proposito Rosolen ha fatto subito una precisazione: non
chiediamo nè di effettuare passaggi di personale dal ruolo
statale al ruolo regionale, nè di fare selezioni di personale a
livello regionale, ma di acquisire in primis tutte quelle
competenze e funzioni che l'Ufficio scolastico regionale esercita
con la clausola della delega amministrativa.
Accanto a ciò vanno evidenziati il supporto regionale sia sul
personale ATA sia degli insegnanti di sostegno, i fondi a
disposizione del sistema scolastico e il distacco di personale
regionale presso le sedi dell'Ufficio scolastico regionale (già 3
unità sulle 10 previste): interventi che con le risorse di
personale giunte dalla selezione nazionale consentono di iniziare
l'anno scolastico in maniera migliore, considerando anche
l'immissione di dirigenti scolastici in ruolo che ha permesso di
ridurre drasticamente il numero delle reggenze.
Rosolen ha quindi sottolineato alcune distinzioni rispetto ai
percorsi seguiti da Regioni a statuto ordinario che hanno chiesto
un regionalismo differenziato, in alcuni casi molto spinto sul
tema dell'istruzione: noi - ha detto l'assessore - abbiamo scelto
solo alcuni temi sui quali confrontarci con il governo nazionale,
ricordando che questa è una regione a statuto speciale che
avrebbe potuto intervenire sul tema dell'autonomia già da molti
anni e che per diversi ragioni non lo ha fatto commettendo un
errore soprattutto riguardo due aspetti: abbiamo due confini che
ci rendono diversi da tutte le altre regioni e forme di
plurilinguismo e, inoltre, nella Val Canale e nel Canal del Ferro
il trilinguismo è un dato di fatto all'interno delle scuole.
Nove gli articoli del ddl con cui si chiede tutta una serie di
competenze che rispondono a esigenze, sempre più sentite, di
raccordo tra il mondo dell'istruzione non universitaria e il
mondo del lavoro. Oltre alle funzioni che spettano in via
esclusiva alla Regione sono definite quelle trasferite
(articolate per argomenti) dove la prima riguarda la
programmazione formativa del sistema scolastico per la quale la
Regione mette a disposizione 21 milioni di euro ai quali si
aggiungono quelli dell'ulteriore accordo fatto con il Miur che
rientrano nelle competenze trasferite. Si chiedono inoltre
competenze rispetto all'organico dell'Ufficio scolastico
regionale, e il rafforzamento dell'offerta formativa con la
previsione di poter immettere in ruolo insegnanti aggiuntivi su
alcune scelte di specializzazione regionale con gli oneri a
carico della Regione; ci sono poi la multiculturalità e
plurilinguismo in senso ampio, con anche la richiesta di
sperimentazione del trilinguismo nelle scuole della Val Canale
Canal del Ferro, la vigilanza e il monitoraggio della situazione
nelle scuole, il sistema degli Ups come trasferimento di
competenze regionali con la possibilità di assicurare standard
organizzativi e gestionali; altri articoli riguardano la delega
delle Regione sulle attività dell'Ufficio scolastico regionale e
dei dati tecnici sul trasferimento e dei beni e del personale
amministrativo facente capo all'Ufficio scolastico regionale, con
tutti gli interventi fiscali e le norme finanziare necessarie.
Dai consiglieri Da Giau e Russo (Pd), Honsell(Open Sinistra FVG),
Capozzella (M5S) e Turchet (Lega), domande di approfondimento
circa il personale ma anche sull'interlocuzione possibile a
livello nazionale.
La prossima riunione della Commissione paritetica - ha al
proposito fatto sapere Rosolen - è fissata per il 18 settembre.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)