FI: Nicoli, chiarezza su strategie di sviluppo del porto di Monfalcone
(ACON) Trieste, 12 set - COM/CMC - "Emergono ancora elementi
d'incertezza sulle strategie di sviluppo dei nostri porti da
parte dell'Autorità di Sistema, a causa delle importanti
incognite riguardanti i futuri traffici che riguarderanno lo
scalo monfalconese: sia la Regione che il Comune devono essere
parte attiva in un processo decisionale con l'AdS, anche per
valutare i vantaggi per il territorio".
Lo afferma il consigliere regionale Giuseppe Nicoli (Forza
Italia) dopo le notizie di stampa sugli esiti dell'incontro sul
porto di Monfalcone al Marina Lepanto.
"È in atto un'operazione che riguarda le aree di proprietà
dell'Azienda speciale della Camera di commercio che lascia ancora
forti dubbi - aggiunge il consigliere -, in quanto non sono noti
i benefici in termini di sviluppo delle infrastrutture,
soprattutto di quelle retroportuali".
Sono ancora poco chiari, secondo il consigliere, i vantaggi in
termini di ricadute occupazionali dirette e dell'indotto:
"Sappiamo unicamente dalla stampa - aggiunge Nicoli - che
potrebbe esserci un possibile investitore del quale non è dato
sapere nulla, che potrebbe intervenire sullo scalo monfalconese.
Ancor peggiori le notizie sul fatto che ormai sembra tramontare
l'ipotesi della zona franca per lo scalo di Portorosega".
"Essenziale - secondo Nicoli - è la possibilità di poter avviare
strategie affinché a Monfalcone arrivino merci che possano essere
immediatamente trasformate nelle vicine aree industriali
attrezzate. In questo modo sono garantiti non solo i traffici, ma
anche le attività industriali e correlate che possono offrire
immediatamente delle risposte sull'occupazione e la crescita
economica legata all'indotto. Il settore nautico e cantieristico
potrebbero sicuramente beneficiarne".
"Risulta evidente - sottolinea Nicoli - che uno scalo adibito
unicamente alla logistica e quindi all'immediata spedizione delle
merci potrebbe risultare sottosviluppato in relazione alle vaste
aree di retrobanchina presenti nella zona del Lisert. Inoltre
l'AdS per attuare una strategia unicamente limitata al
carico/scarico merci e spedizione deve necessariamente sviluppare
le sinergie con RFI per il potenziamento della linea ferroviaria
e la risoluzione del collo di bottiglia rappresentato dal bivio
San Polo. Ad oggi però l'AdS sul versante infrastrutture e
Ferrovie non ci ha fornito convincenti argomenti".